Storia delle regioni e delle località
(Variante "Altinate")

Veduta virtuale a volo d’uccello lungo la Via Claudia Augusta dal Passo Fernpass a Trento, in epoca romana.

In questa pagina vi diamo immagini e brevi spiegazioni sulla storia delle regioni e delle località, dal Danubio a Feltre e Altino presso Venezia (Via Claudia Augusta “Altinate”), di cui la millenaria storia della strada che unisce l’Europa costituì naturalmente una significativa parte in comune. Potete scoprire molto anche sul posto, nella natura, o nei musei e nelle mostre.

Suggerimento: l’indice all’inizio della descrizione del percorso permette di arrivare direttamente alle singole sezioni del percorso. Con la navigazione alla fine di ciascuna sezione potete inoltre passare da una all’altra delle due varianti “Altinate” e “Padana”.
 

Übersichtskarte Teilabschnitt 01
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 01

Donauwörth e Danubio-Ries:
Luogo dove cadde un meteorite
Attraversamento del Danubio già in età romana

  • 01
Insel Ried und Donauwörth im 17. Jahrhundert

15 milioni di anni fa tra le attuali località di Nördlingen e Donauwörth cadde un meteorite, lasciando un cratere ed un paesaggio del tutto particolare.

Wagenteile im archäologischen Museum Donauwörth, Foto Stadt Donauwörth

Parte di un carro romano, ritrovato a Donauwörth.

burg Mangoldstein in Donauwörth

L’antico castello Mangoldstein presso il Mangoldfelsen, a nord della Reichsstraße di Donauwörth, visto da nord.

Reichsstadt Nördlingen 1651, Vedutenstich von Andreas Zeidler

La città di Nördlingen nel 1651.

Insel Ried und Donauwörth im 17. Jahrhundert

Il popolamento di Donauwörth iniziò sull’isola di Ried. Nell’immagine veduta verso nord nel XVII secolo.

Die Ansichten von Donauwörth von Franz Bonn

Vecchie vedute di Donauwörth.

Historische Kornkammer in Donau Ries, Donauwörth

Il Ries è stato da sempre un granaio.

Bahnhof in Donauwörth 1895, Foto Frei

La stazione di Donauwörth 1895.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

Alle domande sulla sottosezione si risponde, tra l'altro, la

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE AUGSBURG/AUGUSTA NORD)

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Testo della mappa storica di ...
250 D.C.

"La fondazione di Augusta"

Grazie alla ricerca archeologica, è stata recentemente scoperta sul lato orientale del Lech una ffiitta rete di beni agricoli. Servivano per riforni-re il popoloso capoluogo di provincia. Già da lungo tempo è noto il santua-rio di Mercurio a Gersthofen, dove i viaggiatori avevano l‘opportunità di invocare un viaggio sicuro sulla Via Claudia Augusta. Un‘ulteriore stazione di sosta si collocava forse Siedlung nei paraggi dell‘attuale Langweid. Nel quartiere settentrionale di Augsburg, Oberhausen, si trovava il primo grande accampamento militare nel territorio al di là delle Alpi del tempo di Augusto.


1150
 

"Il terriorio prospera"

Durante il Medioevo il territorio che arrivava ffiino al Danubio divenne sempre più ffiittamente popolato. La pieve di Gablingen è documentata nel 1144, il comune di Kühlental nel XII secolo, il convento di Thierhaup-ten esiste già da quasi 300 anni. Ad est del Lech si è conservata una serie di strutture murarie difensive, che sono probabilmente da mettere in connessione con la battaglia di Lechfeld del 955, sotto l‘imperatore Ottone. I ritrovamenti di imbrigliatu-re a Todtenweis sono considerati la prima vera testimonianza di questa battaglia. Augsburg ottiene i diritti civici e amplia la cinta muraria citta-dina verso sud, dall‘anello della città vescovile ffiino alla chiesa dei santi Ulderico ed Afra.


1901
 

"Industrializzazione"

L‘industrializzazione si affermò molto tardi nella Baviera meridionale, territorio a vocazione agricola. Due opere edilizie ne segnarono l‘avvio: la costruzione a metà del XIX secolo della linea ferroviaria, divenuta in se-guito la Bayerische Maximiliansbahn, ferrovia bavarese massimilianea, e il canale del Lech per la produzione di energia. Augsburg e Donauwörth si trasformarono in centri dell‘industria tessile. A Gersthofen i coloriffiici Höchst costruirono una fabbrica. A Göggingen sorse una delle più importanti cliniche ortopediche della Germania. Con la fabbrica di macchi-ne MAN (Maschinenfabrik Augsburg Nürnberg) comincia deffiinitivamente l‘età delle fabbriche.

Übersichtskarte Teilabschnitt 02

Tra Donauwörth e Augsburg/Augusta

  • 02
Römische Münze Nordendorf Vorne und Hinten

Lungo strade molto frequentate si possono trovare spesso oggetti perduti. Le monete in alto sono state trovate a Nordendorf. Gli ulteriori ritrovamenti (cocci di terra sigillata con stampi, monete, la fibbia a forma di tromba) vengono da Westendorf.

Grabungen in Langweid, Foto Augsburger Allgemeine

Scavi presso una presunta stazione di sosta romana con l’insediamento circostante a Langweid am Lech.

Reliefschüssel Dragendorf 37 Gablingen

Ciotola con rilievi (terra sigillata) rinvenuta a Gablingen.

Santuario di Mercurio a nord di Gersthofen.

La vecchia fabbrica di birra a Mertingen

Lavori di scavo in un insediamento di artigiani del primo Medioevo lungo la Via Claudia Augusta a Meitingen.

Castello di Meitingen.

Historisches Foto Schloss Meitingen

Foto storica del castello di Metingen

Bau des Wasserkraftwerk Meitingen, Inbetriebnahme 1922, Foto LEW Archiv

Costruzione della centrale elettrica di Meitingen, una pietra miliare dello sviluppo.

Fotografia aerea del 1928 di Langweid am Lech

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE AUGSBURG/AUGUSTA SUD)

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Testo della mappa storica di ...
nell'anno 0

Già prima dei Romani

Il territorio a sud di Augsburg era popolato già a partire dall‘Età della pietra. Il fertile terreno di loess venne utilizzato in ogni epoca per la coltivazione. Gli scavi archeologici degli ultimi anni hanno permesso di scoprire sempre nuovi insediamenti e sepolture dell‘Età del bronzo. Oltre che nel territorio cittadino di Augsburg, ci sono stati dei ritrovamenti spettacolari a Königsbrunn. Alcuni di essi sono visibili nel museo locale. I celti Vindelici, ovvero le tribù tra Wertach e Lech, hanno dato perffiino il nome alla città romana di Augsburg (Augusta Vindelicum).


250

Augusta Vindelicum

Il boom edilizio del II secolo d.C., come pure i vantaggiosi collegamenti stradali avevano dato alla Augsburg romana una grande rilevanza economica. La rete stradale rendeva possibile un intenso commercio con l‘Italia, le Gallie e sul Danubio. Il ffiiume Lech, con il suo porto fflluviale, veniva utilizzato come importante via di comunicazione. Tutto il territorio circostante era strettamente connesso con il suo capoluogo: il villaggio di vasai di Schwabmünchen riforniva la provincia di contenitori ceramici, i masi del Lechfeld producevano i generi alimentari. I cittadini ricchi vivevano nelle tenute di campagna di Stadtbergen e Friedberg.


1550

La Augsburg dei Fugger

I Fugger, i più grandi ed importanti mercanti dell‘Europa di quell‘epoca, erano originari di Graben, una piccola località a sud di Augsburg. Si trasferirono nella città imperiale ed ascesero rapidamente al patriziato con un‘abile politica mercantile e matrimoniale. Le loro ffiiliali commerciali si estendevano dalla Russia all‘Italia ed oltre. La ricchezza da loro conseguita traspare ancor oggi nelle splendide case Fugger ad Augsburg e in alcuni castelli dei dintorni. Quali fossero le loro iniziative in ambito sociale si può vedere nella Fuggerei, il quartiere di edilizia popolare più antico del mondo, realizzato dai Fugger ad Augsburg.

Übersichtskarte Teilabschnitt 03
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 03

AUGSBURG/AUGUSTA:
CAPOLUOGO DI PROVINCIA ROMANO
CITTÀ DEI RICCHI FUGGER

  • 03
Nuremberg chronicles
Augsburger Römer Platschka

Pianta dell’Augsburg/Augusta romana.

 Pressoché l’intera Augsburg/Augusta romana è stata coperta da costruzioni successive. È possibile scavare solo in pochi luoghi. 

Steintafel

Augsburg/Augusta è una delle città più ricche di monumenti romani in pietra.

Museum
Museum

Il Museo romano di Augsburg/Augusta si trova attualmente imballato in casse. Il direttore esecutivo  ha fatto di necessità virtù allestendo nella Zeughaus (antico arsenale) una riuscita esposizione, “L’Augusta romana in casse”, che durerà fino al completamento del risanamento statico del Museo romano vero e proprio.

Oltre ai numerosi monumenti di pietra c’è una gran quantità di interessanti ed eccellenti ritrovamenti di età romana.

Statuen vor dem Augsburger Dom, Die Heiligen in Spätantike und Frühmittelalter

I Santi di Ausgsburg/Augusta nella tarda Antichità e nel primo Medioevo; Afra di Augusta (+304), il vescovo Simpert (750-807), il vescovo Ulrico di Augusta (890-973.)

Augsburg im 14. Jahrhundert

Augsburg/Augusta alla fine del Medioevo.

Perlachplatz Augsburg 1550

Piazza Perlach attorno al 1550.

Stadtansicht Augsburg auf Reichstaler

Veduta della città di Augsburg/Augusta su un tallero.

Gustav II. Adolf vor den Mauern in Augsburg im Jahre 1632

Il re di Svezia Adolfo II durante l’assedio di Augsburg/Augusta del 1632.

Merian Augsburg in 1643

Augsburg/Augusta nel 1643.

Nuremberg chronicles

Antica veduta di Augsburg/Augusta.

Augsburger Stadtbahnhof

La stazione ferroviaria di Augsburg/Augusta.

Jahrhunderthochwasser Lachhausen, Jakober Vorstadt, Laufstege, Foto Sammlung Franz Häussler

L’inondazione del secolo: il quartiere Jakobervorstadt.

Pferdestraßenbahn Hermannstraße Hotel kaiserhof in Augsburg 1897, Foto Sammlung Franz Häussler
Pferdestraßenbahn Augsburg 1897, Foto Sammlung Franz Häussler

Tram a cavalli nel 1897 (collezione Franz Häußler).

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 04

TRA AUGSBURG/AUGUSTA E LANDSBERG AM LECH:
TEATRO DELLA FAMOSA BATTAGLIA DI LECHFELD

  • 04
Schlachtszene, Foto Stadt Königsbrunn
Glasfunde Igling Landkreis Landsberg Ammersee, Foto Gemeinde Igling

Reperti di vetro a Igling.

Una tomba della tarda Età del bronzo e la ricostruzione di un insediamento nel Museo archeologico di Königsbrunn. Foto: Platschka

Meilenstein Hurlach Igling Platschka

Riproduzione di un miliario romano tra Hurlach e Igling. Foto: Platschka.

Insediamento, forno da vasaio. Foto: Platschka

I resti di un mitreo inseriti in un edificio nell’area cimiteriale di Königsbrunn fanno rivivere il luogo sacro. Foto: Platschka.

Ricostruzione della Haldenburg. Era una rocca difensiva altomedievale contro i Magiari, ad un’altitudine di 617 metri, circa 800 metri a sud-ovest di Schwabegg,  quartiere di Schwabmünchen. Foto: Dark Avenger~commonswiki CC BY-SA 3.0, Platschka.

Schlacht Auf Dem Lechfeld Funde Waffen Platschka

Nel Museo di Lechfeld a Könisgbrunn ritrovamenti di armi e un diorama trasmettono un’impressione molto realistica della battaglia di Lechfeld del 955, che segna la fine delle invasioni dei Magiari.

Foto: Platschka (1) ovvero città di Königsbrunn.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 05

LANDSBERG AM LECH:
IL CASTELLO SULLA VIA DEL SALE

  • 05
Historische Ansicht Von Landsberg
Rekonstruktion Steinzeitliches Haus, Pestenacker, Gemeinde Weil, Foto Platschka
Steinzeitliche Kleidung Und Hut, Pestenacker, Gemeinde Weil, Foto Platschka

Ricostruzione di una casa dell’Età della pietra, parte di un insediamento a Pestenacker (Comune di Weil). Tra i singoli ritrovamenti vanno citati in particolare capi d’abbigliamento ed un cappello.

Fibule come queste tenevano assieme le parti dei vestiti, come quelli indossati dalla popolazione locale in epoca romana. La prima delle cinque fibule venne ritrovata a Landsberg am Lech.

Historischer Stich Landsberg

Mappa storica con Landsperg am Lech.

Landsberg am Lech um 1600

Landsperg am Lech attorno al 1600.

Historische Ansicht Von Landsberg

Veduta storica di Landsperg am Lech.

Castel Haltenberg, di cui sopravvivono ancor oggi una torre e dei fabbricati agricoli. Foto: Platschka

Schloss Greiffenberg Am Nördlichen Ammersee

Castel Greifenberg a nord del lago Ammersee

Gesamtansicht Landsberg 1843

Landsberg am Lech, 1843.

Herkomer Konkurrenz 1905

Agli albori dell’annuale gara automobilistica Herkomer-Konkurrenz.

Il lato oscuro della storia. Landsberg am Lech era un centro dell'Olocausto. Un memoriale lo testimonia ancora oggi.
Per leggere: link
Visite guidate e altre notizie sul sito del memoriale: link

Bayerische Pflugfabrik, Heute Pöttinger Landmaschinen 1963

Fabbrica bavarese di aratri di Landsberg nel 1963 circa, che esiste ancora oggi come Pöttinger Landtechnik.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 06
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 06 Lechrain

TRA LANDSBERG AM LECH E SCHONGAU:
LA PATRIA DI UN GRANDE PERSONAGGIO

  • 06
Stationenkarte

Sul Loenzberg, dove oggi sorge la cappella di San Lorenzo, si trovava un tempo un castrum romano

Stationenkarte
Claudius Paternus Clem

Claudio Paterno Clementiano, originario di Epfach, dopo essere stato attivo nel Vicino Oriente e in Africa divenne governatore.

Parti di un grande monumento che dovrebbe ricordare il grande figlio di Epfach.

Durante la costruzione della sede dei vigili del fuoco venne trovata una costruzione che ospitava una fontana romana, poi spostata in un altro posto. Potrebbe essere stata la dipendenza di un complesso termale.

Storia(e): Il "bavarese" di maggior successo nell'Impero Romano

Anche per i romani di provincia era possibile fare carriera nell'Impero Romano. Claudio Clemente Paterno, originario di Epfach (ABODIACUM) sulla Via Claudia Augusta, lavorò come funzionario in Nord Africa prima di diventare governatore della provincia del Norico, ricca di ferro, nelle Alpi Orientali, che era dotata di un'autonomia relativamente ampia. Per inciso, quando Claudio Clemente Paterno andò in licenza dal Nord Africa, attraversò in nave il Nord Africa fino al porto adriatico di Altino (ALTINUM) e da lì viaggiò sulla Via Claudia Augusta fino alla sua città natale di Epfach (ABODIACUM), che all'epoca era la città principale della regione. Questo dimostra l'importanza della strada storica, anche al di là delle sue estremità.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 07
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 07 Schongau Peitingen

ALTENSTADT, SCHONGAU, PEITING:
AL CROCEVIA DI DUE STRADE ROMANE
DE DI DUE STRADE MEDIEVALI

  • 07
Zeichnung
Votivaltar mit drei Muttergottheiten aus Kastell Altenstadt

Ad Altenstadt, dove si incrociavano le strade romane verso Garmisch e verso Füssen, sorgeva un castrum romano. L’altare votivo con tre dee madri si trovava nel castrum.

Un modello della villa rustica di Peiting, sulla base della pianta studiata, e immagini degli scavi archeologici

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Übersichtskarte Deutschland, Schongau, Pfaffenwinkel, Auerbergland bis Rieden am Forggensee
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 08 Auerbergland

“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE FÜSSEN ALGOVIA ORIENTALE)

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Übersichtskarte Deutschland, Schongau, Pfaffenwinkel, Auerbergland bis Rieden am Forggensee
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 08 Auerbergland

Testo della mappa storica di ...
270 D.C.

Via Claudia Augusta

La strada romana  attraverso il territorio collinare ai piedi delle Alpi è stata accertata pressoché per il suo intero percorso. Il fatto che segua in larga misura il corso del Lech, sottolinea la circostanza che il traffico stradale e il trasporto delle merci pesanti sul fiume si completavano a vicenda. Già quasi 2000 anni fa si cristallizzarono i precursori delle località attuali.  Si presume che a Füssen, Rosshaupten e anche nell’area di Schongau e Reutte ci fossero stazioni stradali che, edificate dai romani a distanze regolari, offrivano lavoro favorendo così la colonizzazione. Si ritiene che sullo Schlossberg presso Füssen ci fosse una fortificazione della tarda età romana. Testimonianze di un elevato grado di cultura materiale sono i poderi romani a Peiting e presso la funivia del Tegelberg a Schwangau, quest‘ultimo con dei bagni pubblici ben conservati.


1504

Fondazione di Magnus

Nell‘VIII secolo, il monaco errante Magnus, venerato come santo, si costruì una celletta nella gole del Lech a Füssen, da cui nacque il monastero benedettino di St. Mang. Nello stesso periodo venne presumibilmente costituita una corte reale dei Franchi. L’insediamento di Füssen, sviluppatosi attorno ad essa,  ricevette lo status di città alla fine del XIII secolo. All’inizio del XVI secolo il principe vescovo di Augusta/Augsburg completò il castello Hohes Schloss e nello stesso tempo il muro della città venne ampliato verso est. Fu il periodo di massima fioritura, in cui l’imperatore Massimiliano sostò là per 40 volte.  Da Füssen gli zatterieri raggiungevano Schongau e Augusta/Augsburg. La città divenne un centro della liuteria di livello europeo.


1890

Il mondo fatato di Ludwig

Dopo aver passato la sua infanzia nel castello paterno di Hohenschwangau, il re di Baviera Ludwig II lasciò la propria impronta sul paesaggio di Füssen costruendo il castello di Neuschwanstein, visibile da molto lontano. Amava la natura di sogno delle Prealpi e sopravvive nel ricordo degli uomini come il re delle favole avvolto nella leggenda.  Poco tempo dopo la morte di Ludwig vennero progettati  i primi piani per lo sbarramento del ffiiume Lech. Il lago Forggensee, formatosi nel 1954 a seguito della costruzione della diga, è per superffiicie il più grande lago artiffiiciale della Germania.  Nel 1889 venne completata la linea ferroviaria, che prese più tardi il nome da Ludwig II e che da allora collega Füssen con la rete ferroviaria tedesca, portando molti ospiti nel “parco dei castelli” dell’Algovia, come è detta oggi la regione.

Übersichtskarte Teilabschnitt 08
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 08 Auerbergland

TRA SCHONGAU E FÜSSEN:
TUTT’ATTORNO ALL’AUERBERG,
ABITATO DA MILLENNI

  • 08
Siedlung oben
Nikolauskirche Bernbeuren, Darstellung, Auerberg, Geschichte, Kelten, Foto Tschaikner

L‘ Auerberg a Bernbeuren sarebbe già stato abitato in epoca celtica, come racconta un affresco nella locale parrocchia di San Nicola. 

In epoca romana sull’Auerberg si trovava un insediamento di artigiani. Qui venivano prodotte bussole di serraggio per macchine d’assedio a torsione.

Blei Warenedi

Rieden am Forggensee era un luogo di scambio delle merci  dei Romani.  Ci si può immaginare il carico e lo scarico delle merci così come raffigurato su una pietra nel Museo romano di Augsburg/Augusta. Sulle etichette romane  delle merci ritrovate a Rieden c’era una specie di “codice  EAN romano". Da questo sappiamo che l’etichetta apparteneva ad un mantello con cappuccio. 

Eisenverhüttung im Mittelalter, Foto Rosshaupten

A Rosshaupten dal VI al XII secolo veniva  ricavato il ferro.

Magnus Patron des Allgäus, Foto Rosshaupten

San Magnus, considerato il fondatore del convento Sankt Mang di Füssen, è il patrono dell’intera regione.

Pfarrkirche Sankt Stephan, Burggen, Gemälde, Foto Wikipedia Ricardalovesmonuments

La regione era particolarmente devota, come dimostrano i numerosi edifici sacri. Qui un affresco della chiesa di Santo Stefano a Burggen. Il Pfaffenwinkel, (Angolo dei preti), che fa parte di Burggen, prende da qui il suo nome.

Fibel

Fibula che raffigura presumibilmente un’imbarcazione fluviale

Floßmodell

Modello costruito dall’ultimo zatteriere di Lechbruck am See.

Bild Rahm

Tavola votiva che ricorda un incidente a lieto fine accaduto ad Augsburg/Augusta.

alte Flößer

Il luogo dove venivano assemblate le zattere a Lechbruck.

Flößer

Il monumento allo zatteriere, presso il ponte sul Lech di Lechbruck, prima della sua distruzione nel 1945.

Ochsengespann, Foto Rosshaupten

Un tiro di buoi a Rosshaupten.

Viehtransport Dopfer, Foto Burggen

Trasporto di bestiame a Burggen.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 09
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 09 Füssen Schwangau

FÜSSEN E SCHWANGAU:
PROBABILE STAZIONE DI SOSTA E
VILLA ROMANA AL COSPETTO DELLE ALPI

  • 09
Modell einer Therme
Modell einer Therme

Modello delle antiche terme della villa romana di Schwangau.

Fresko, Mosaik, Römervilla, Schwangau

Affresco delle antiche terme romane

Römisches Badehaus Heute

Così le “Terme romane” accolgono oggi il visitatore.

Füssen vista da sud, 1546 e 1643.

Augsburger Tor

Di fronte all’ufficio turistico di Füssen, dove oggi comincia la zona pedonale, nel 1845 c’era ancora la Augsburger Tor.

Ansicht Westen 1996

Nel 1856 un aquarellista documentò  come appariva Füssen provenendo da Pinswang.

Bahnhof in Füssen

La stazione di Füssen, un anno dopo l’entrata in funzione della linea ferroviaria per Füssen, nel 1889, che venne poi intitolata a Ludwig II.

Reichsstraße von Norden um 1900

La Reichenstrasse, che attraversa il centro storico sul tracciato originale della strada romana (1900 circa). Oggi è zona pedonale.

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Flug Übersichtskarte Österreich, Tirol, Reutte, Imst, Landeck, Tirol West
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 10 Lechauen

VISTA A VOLO D’UCCELLO DEL TIROLO
LUNGO LA VIA CLAUDIA AUGUSTA
IN ETÀ ROMANA

Übersichtskarte Teilabschnitt 11
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 11 Reuttener Becken, Ehrenberg

“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE REGIONE PARCO NATURALE REUTTE)

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Übersichtskarte Teilabschnitt 11
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 11 Reuttener Becken, Ehrenberg

Testo della mappa storica di ...
100 D.C.

La porta nelle Alpi

La strada romana attraversava le Alpi come fossero una porta d’accesso. Poiché spesso il fiume Lech occupava l’intera valle, per raggiungere la conca di Reutte doveva già superare due alture, tra Stiglberg e Kratzer nonché al Kniepass. Il tracciato della strada romana venne ancora utilizzato fino al 1784 e la strada provinciale passa ancor oggi per il Kniepass. Prima della salita verso Ehrenberg la Via Claudia Augusta percorreva il territorio comunale di Breitenwang, dove si suppone una stazione di posta (mansio) ed il primo piccolo insediamento nel fondovalle. Reutte si sviluppò solamente in seguito, lungo la via del sale. Ancor oggi Breitenwang è il centro religioso del distretto.


1504

Reutte fiorisce

Il fiume Lech con il suo esteso terri-to---rio alluvionale caratterizzava il fon-dovalle anche nel 1504, che viveva essenzialmente grazie alla strada del sale posta tra Hall in Tirolo e la zona del lago di Costanza. Nel 1464 era stato costruito un ponte tra Lechaschau e Reutte, che aveva sostituito il guado del fiume Lech presso Höfen. Un magazzino del sale e numerose locande sulla strada fecero diventare Reutte il centro dell’Außerfern tirolese. Nel 1489 ottenne da Sigismondo il Danaroso il diritto di tenere mercati. Al di sopra della valle troneggiava il castel Ehrenberg. Un muro chiudeva la strettoia della valle: qualsiasi traffico doveva passare attraverso le poste della stazione doganale. Presso Pflach esisteva una ferriera. Dal 1327 Vils, che non apparteneva ancora al Tirolo, era una città ed era provvista di una cinta muraria con 2 torri poste a nord e a sud.


1780

intensamente fortificato

Numerose fortificazioni poste nella zona di confine tra Baviera e Tirolo caratterizzavano la regione attorno al 1780. Oltre allo sbarramento di Ehrenberg, cresciuto attorno a due ulteriori fortezze, c’erano numerosi avamposti fortificati. Il comune-mercato di Reutte posto ai suoi piedi contava già circa 1000 abitanti. Numerose nuove strade erano state appena costruite. Quella da Reutte a Kempten attraverso Vils passava così a sud accanto alla città al di fuori delle mura, la strada da Füssen verso Pinswang attorno allo Stiglberg. Il ponte di S. Ulrich venne realizzato solo nel 1914. Poco dopo l’inizio del XX secolo la ferrovia locale bavarese già esistente venne prolungata fino alla linea dell’Außerfern, che conduceva prima fino a Reutte. Allora il fiume attorno a Reutte non era regimentato.

v
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 10 Lechauen

TRA FÜSSEN E REUTTE:

  • 10
Kirche Offen Pinswang
Altes Weisshaustal

Il Lech occupava un tempo molto più spazio nella valle. Qui presso Weisshaus.

C'erano solo poche zone che non sono state ripetutamente inondate dal Lech. Pertanto, ognuna di queste aree serviva per avere cibo e foraggio per i propri animali e per quelli di passaggio. Presumibilmente questo è il motivo per cui c'erano anche tenute romane nel comune di Pinwang.

A Musau si suppone che ci fosse un piccolo paese romano affacciato sulla strada.

Le aree a prova di inondazione a Pflach erano probabilmente utilizzate anche per l'agricoltura

Kirche Pinswang Münzen

Al di sotto della chiesa di Pinwang sono stati ritrovati i resti di chiese precedenti risalenti all’alto Medioevo. Tra i singoli ritrovamenti venero alla luce anche delle monete.

Vecchie mappe di Vils

Vilseck

Vilseck

Storia/e: È "il selvaggio" che la fa sudare

Molti ciclisti si chiedono perché si debba attraversare il Kniepass già prima di Pflach/Reutte. Per comodità, la strada romana conduceva su una collina ancora prima, la cresta montuosa tra Füssen e Pinswang, attorno alla quale oggi passano la strada e la pista ciclabile. Ma comunque, perché? Semplicemente, ancora oggi il fiume è in gran parte non regolato e a volte occupa ampie parti della valle. È considerato l'"ultimo selvaggio" (Wildfluss) delle Alpi Settentrionali e a questo nome è dedicata una mostra sulla sua riserva naturale, in attesa di essere scoperta a Ehrenberg. Ancora oggi non è facile costruire una strada attraverso la valle. In passato, gli insediamenti, una strada, ... potevano essere costruiti solo dove l'acqua e i detriti trasportati dal fiume non arrivavano mai. Ecco perché la Via Claudia Augusta conta già 2 passi tra Füssen e Lermoos, di cui bisogna attraversarne almeno uno. Purtroppo, questo è inevitabile. Chi è interessato può anche dare un'occhiata all'altro passo, nel cui punto più alto ci sono tracce nella roccia che le carrozze storiche hanno percorso. Forse è di conforto anche per i ciclisti il fatto che i passi hanno molta storia da raccontare.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. Così, la strada romana correva il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e la neve, sarebbe stata rapidamente di nuovo asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 11 Reuttener Becken, Ehrenberg

BREITENWANG, REUTTE ED EHRENBERG
STAZIONE DI SOSTA ROMANA, VIA DEL SALE, SBARRAMENTO

  • 11
Ehrenberger Klause

Vista a volo d’uccello della Via Claudia Augusta attraverso l’Ausserfern tirolese in epoca romana. 

La strada romana passava per Breitenwang. Vista la posizione, prima della salita verso Ehrenberg, e la distanza dalla successiva stazione di posta conosciuta, si presume che ci fosse una stazione anche là, come se ne trovavano  a distanze fisse lungo la  Via Claudia Augusta.  Si suppone che si trovi al disotto della chiesa parrocchiale del decanato oppure sotto il cimitero.

Questa fibula con portapunta e questo denaro sono stati presumibilmente perduti da dei Romani sulla strada dell’Ausserfern.

I ritrovamenti a Weißenbach nella valle del Lech documentano un insediamento almeno dal 1300 a.C. fino al IV secolo d.C.. A parte l'uso di scarse aree a prova di inondazione, questo indica una strada attraverso il Gaicht Pass già in epoca pre-romana e romana.

Ecco come poteva apparire l'insediamento romano prima della salita al Gaichtpass a Weissenbach.

Oltre alla Via Claudia Augusta, si pensa che una strada sul Gaichtpass sia esistita già in epoca romana. Questo probabilmente attraversava l'esteso Lech sotto forma di un guado tra Ehenbichl e Höfen.

Gli utensili da cucina romani trovati sulla salita tra Reuttener Becken e Ehrenberg (nel comune di Ehenbichl, dove oggi ci sono case per il weekend), troppo grandi o troppo numerosi per una cucina privata, indicano una locanda stradale. I viaggiatori che percorrevano la Via Claudia Augusta, così come quelli che andavano verso Vils e Kempten (Cambodunum) e attraverso il Passo Gaicht dovevano passare davanti alla locanda, quindi si trova in una posizione ideale.

Altes Foto
Obermarkt Reute Salzstrasse
Schotterweg Nach Ehrenberg

Il mercato di Reutte si sviluppò sulla Via del sale, che conduceva, sulle tracce della Via Claudia Augusta, da Hall in Tirolo fino alla zona del lago di Costanza. L’acciottolato tra la conca di Reutte e Ehrenberg corrisponde alla Via del sale.
Tra Lechaschau e Reutte a partire dal 1464 la Via del sale disponeva di un ponte. Anche la strada attraverso il Reuttener Obermarkt con le sue numerose locande lungo la via e le case degli artigiani corrisponde alla Via del sale. 

La strada e il commercio procuravano lavoro, entrate e un moderato benessere.

Salzfaktoren Zeiler

I “magazzinieri del sale” gestivano la Via del sale ed il commercio del sale. Una famosa stirpe di questi funzionari era la famiglia Zeiler, artefice anche molte delle numerose pitture architettoniche sulle case.

Presso la strettoia a sud di Reutte si sviluppò in seguito il complesso fortificato di Ehrenberg, terminato nel 1740, che consisteva in quattro fortezze e sbarrava completamente la valle. C’erano delle fortificazioni anche al Kniepass e tra Pflach e Musau.

Storia(e): Un edificio storico parte per un viaggio

Al centro dell'insieme di edifici del mondo del castello di Ehrenberg, c'è un edificio poco appariscente per i profani, il ristorante. Ma è un edificio importante con molta storia. È il Salzstadel di Lermoos, dove per secoli le merci venivano ricaricate, immagazzinate e Wegen conservate durante la notte. A differenza dell'epoca romana, quando l'Europa era per la prima volta un unico grande mercato, anche senza pedaggi e dazi doganali, la via del sale era organizzata in modo altamente protezionistico. I nobili e i mercanti che avevano investito nella riabilitazione della Via Caudia Augusta e nella sicurezza lungo la strada alla fine del Medioevo volevano rifinanziare i loro investimenti e anche la popolazione doveva avere qualcosa dalla strada. Per questo motivo, la nobiltà concedeva alle città i diritti di deposito, ossia alcune merci dovevano essere scaricate in un punto di deposito e venivano trasportate esclusivamente da carrettieri locali, ad esempio il sale. Il sistema si chiama Rodfuhr. Lermoos era un luogo con diritto di deposito. L'intera regione viveva più o meno sulla strada. Per Lermoos, tuttavia, è stato particolarmente significativo.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. Così, la strada romana correva il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e la neve, sarebbe stata rapidamente di nuovo asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole

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"4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI" (EDIZIONE TIROLER ZUGSPITZ ARENA)

  • 12
Historische Karten mit Ausgabe in ISSUU
Übersichtskarte Teilabschnitt 13
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 13 Zugspitz Gebiet

Testi delle cartine storiche di ...
400 dopo Cristo

Strade magistralmente realizzate

L’obiettivo dei costruttori romani di strade era quello di realizzare il collegamento più rapido possibile dall’Adriatico o dal Po ffiifino al Limes. Nello stesso Tirolo la Via Claudia Augusta conta perciò solamente 4 tornanti. Ciononostante la prima strada trans-europea ha una pendenza relativamente costante anche nei complessi attraversamenti dei passi. Un’opera magistrale è anche la porzione di strada che supera la zona paludosa di “Moos”  su migliaia di tronchi d’albero, posta tra  Lermoos, Ehrwald e Biberwier, nelle cui vicinanze si trovavano due insediamenti, quello di Ehrwald, che esisteva già prima dei Romani e continuò ad esserci anche in epoca romana, ed uno fondato dai Romani stessi, attorno alla stazione di sosta di Biberwier, immediatamente prima del Fernpass.


1599

Vivere della strada

Se la strada romana viveva del primo mercato interno europeo, senza alcuna dogana o pedaggio, l’epoca della “via del sale” è segnata dal Rodfuhrwesen, il sistema di diritti sui trasporti. I conffiifinanti avevano il privilegio esclusivo sul trasporto di determinate merci (come il sale) da un luogo a quello successivo. La popolazione lungo la strada traeva proffiifitto sia da un sistema che dall’altro. Cosa di cui le genti dello “Zwischentoren“, la zona posta tra le porte di Ehrenberg e di Fernstein, presero presumibilmente piena coscienza solo quando il passo dell‘Arlberg divenne nuovamente transitabile. Il traffico venne spostato altrove ed essi caddero nella povertà più nera. Molti abitanti dell’Außerfern dovettero andare a lavorare come manovali nelle regioni settentrionali, dopo essersi trovati per prendere congedo nell’unica chiesa corporativa austriaca a Bichlbach. Anche i bambini partivano per lavorare come servi stagionali in Svevia, venendo perciò detti “Schwabenkinder”.

 


1926

Nuovi collegamenti

Nella seconda metà del XIX secolo cominciò una nuova ondata di accessibilità dello “Zwischentoren”, la zona tra le due porte di Ehrenberg e Fernstein, attraverso cui passava fiffiino al 1856 la strada del Fernpass. In seguito venne costruita l’attuale strada. Nel 1913 venne prolungata la ferrovia dell‘Außerfern, che in precedenza terminava a Reutte. Come alternativa al tracciato realizzato che passando per Garmisch proseguiva verso Innsbruck, si discusse anche di un collegamento attraverso Gaistal, Leutasch e Seefeld. C’erano inoltre progetti per un collegamento ferroviario per Imst, con un tunnel sommitale del Fernpass, come si prevede oggi per le auto. La “ferrovia dello Zugspitze” tirolese fu una delle prime ferrovie di montagna  e promosse il turismo in questa regione.

Übersichtskarte Teilabschnitt 12
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 12 Nördliches Zwischentoren

HEITERWANG E BICHLBACH:

  • 12
Salzstrasse
Römerstraße Zwischen Heiterwang Und Bichlbach

Terrapieno della strada romana tra Heiterwang und Bichlbach

Per nutrire la popolazione, i loro animali e i numerosi viaggiatori e i loro animali, era necessario molto cibo e foraggio. Ogni area coltivabile fu quindi utilizzata, anche i terreni non particolarmente produttivi tra Reutte e il Fernpass. Almeno per quanto riguarda i tempi moderni, sappiamo che a Bichlbach anche i pendii delle montagne erano in parte completamente disboscati e venivano regolarmente falciati per avere abbastanza foraggio. Il nome della montagna a sud di Bichlbach, "Mähberg", lo ricorda. Probabilmente c'erano anche delle fattorie a Heiterwang, e probabilmente qualche casa lungo la strada.

Anche a Bichlbach c'erano probabilmente fattorie che producevano il cibo e il foraggio necessari, e probabilmente anche edifici lungo la strada dove gli artigiani offrivano i loro servizi alle persone di passaggio.

Anche se i terreni tra Ehrenberg e il Fernpass non erano particolarmente produttivi, ogni metro coltivabile era probabilmente utilizzato, anche a Lähn-Wengle (parrocchia di Bichlbauch, a metà strada verso Lermoos). Sarebbe interessante sapere se, nonostante la grande richiesta di foraggio, c'era una foresta protettiva in epoca romana per proteggere gli edifici da valanghe e colate di fango.

Salzstrasse Heiterwang
Salzstrasse

La Via del sale tra Heiterwang e Bichlbach

Heiterwang Maximilian

Pare che l‘imperatore Massimiliano abbia apprezzato le acque pescose dei laghi Heiterwangersee e  Plansee

Zunftzeichen
Zunfttruhe

Chiesa, simbolo e cassone corporativi. Bichbach era un tempo sede delle corporazioni dell’Ausserfern.

Heiterwang am See

L‘Heiterwangersee e il canale verso il Plansee nel 1931 con l’imbarcazione utilizzata per le escursioni 

Bichlbach

Lähn

Lähn

Ausserfernbahn bei Lähn

La ferrovia dell’Ausserfern a  Lähn

Storia(e): La vita dalla strada

Ancora oggi, l'Ausserfern tirolese ha una popolazione gestibile di circa 30.000 persone. Nel migliore dei casi, l'agricoltura produceva abbastanza per sfamarsi. Oltre ai contadini, c'erano alcuni commercianti e la solita gamma di artigiani. C'erano anche miniere a Pflach e Biberwier. Al di là di questo, però, gli abitanti di Ausserferner vivevano molto lontano dalla strada. La strada medievale succeduta alla Via Claudia Augusta, la "Via del Sale", era il collegamento più importante tra la città del sale di Hall in Tirolo e la regione del Lago di Costanza. A Reutte, una locanda dopo l'altra si sviluppò lungo la strada e la città divenne il centro principale della regione. Come dimostra il "Mähberg", a sud dietro Bichlbach, molte montagne venivano falciate fino alla cima per avere abbastanza foraggio per i propri animali e per quelli di passaggio. Inoltre, c'erano numerosi mestieri che fiorivano lungo la strada. Questo sottolinea in modo impressionante l'importanza della strada per l'Ausserfern tirolese. Quando la strada perse la sua importanza, prima con la costruzione della strada di valico sull'Arlberg e poi con la ferrovia dell'Arlberg, gli abitanti di Ausserfern divennero disperatamente poveri. Gli adulti si spostavano quindi a nord nella stagione fredda come artigiani edili. I bambini come bambini svevi. Gli abitanti di Ausserfen si sono trasformati in artigiani edili eccellenti e ampiamente rispettati. Tra l'altro, la storia dell'artigianato può essere vissuta nel museo della corporazione di Bichlbach. Anche l'unica chiesa della corporazione austriaca, San Giuseppe.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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LERMOOS, EHRWALD E BIBERWIER:
ATTORNO ALLA CELEBRE “PRÜGELWEG”, LA STRADA DI TRONCHI ROMANA

  • 13
Grabung Prügelweg Lermoos
Grabung Prügelweg Lermoos, Foto Pöll

Attraverso la zona umida di “Moos” (lett. palude), tra Lermoos, Ehrwald e Biberwier, la Via Claudia Augusta si snodava su migliaia di tronchi d’albero fluttuanti. I tronchi affondavano e venivano continuamente sostituiti da nuovi tronchi.  Gli archeologi hanno ripotato alla luce la "Prügelstraße", che giaceva ben conservata nel "Moos".

La strada romana in ghiaia attraversava la zona umida "Moos" tra Lermoos, Ehrwald e Biberwier, appoggiata su migliaia di tronchi d'albero. Come altrove, la strada consisteva di diversi strati di ghiaia e sabbia, era curvata verso l'esterno e aveva dei fossati a destra e a sinistra in cui l'acqua poteva defluire quando pioveva o la neve si scioglieva. Nel terreno paludoso, i tronchi d'albero della strada romana erano ben conservati. Nel 1993, durante uno scavo archeologico, furono scoperti strati alti un metro di tronchi d'albero ripetutamente rinnovati. Se vuoi localizzare la strada romana riempita di nuovo nel muschio, tutto quello che devi fare è saltarci attraverso. La strada romana si trova dove il terreno è solido.

Trajanssäule Bau Prügelstraße

Sulla colonna Traiana a Roma c'è una scena che potrebbe mostrare la costruzione di una strada battente, forse anche la costruzione della strada battente attraverso la zona umida "Moos" tra Lermoos, Ehrwald e Biberwier.

A Biberwier i Romani allestirono una stazione di sosta.

Una gemma con la raffigurazione di un’aquila e un’etichetta per la merce di epoca romana, ritrovate nei dintorni.

Bild mit Pferdegespann
Römerstraße
Salzstadel

La Via del sale passava anche per la conca tra Lermoos, Ehrwald e Biberwier. Il “Salzstadel (magazzino del sale) in cui oggi ad Ehrenberg i visitatori possono fermarsi a mangiare, si trovava originariamente a Lermoos.

Hufeisen

Questo ritrovamento testimonia della Via del sale.

Bau Strasse Lermoos
Bild Zugspitze
20er

Nel XIX secolo le strade vennero migliorate, si costruirono una ferrovia  e la funivia della Zugspitze e le località conobbero un nuovo slancio.

History(s): good times, bad times

At best, agriculture in the Tyrolean Ausserfern yielded enough to feed the population. After the decline of mining in Biberwier and the loss of importance of the Via Claudia Augusta, the inhabitants of the valley basin between Lermoos, Ehrwald and Biberwier had to look for alternatives. In Ehrwald, there was a strong focus on cottage industry. Among other things, barrel staves were manufactured for the salt barrels in which the salt was filled in Hall in Tyrol (then Solbad Hall). Iron was even smelted, which was mined from the distant Ellbögen between Innsbruck and the Brenner Pass, for which there was a lack of wood there - due to the busy mining industry. A new flowering of the region began in 1926 with the construction of the Tyrolean Zugspitze Railway, incidentally the first railroad to the Zugspitze, even before that from Garmisch.

Storia(e): Una battuta che non poteva essere inventata meglio 

Nei primi giorni della Via Claudia Augusta, gli amministratori delegati e i presidenti delle associazioni turistiche tirolesi hanno intrapreso un tour ciclistico di 3 giorni lungo la Via Claudia Augusta in Tirolo, per sperimentare in prima persona il nuovo percorso ciclabile. Non tutti erano ugualmente in forma e veloci, quindi i più veloci hanno aspettato nella zona umida "Moos" tra Lermoos, Ehrwald e Biberwier, dove era stata organizzata una visita guidata con l'archeologo Gerald Grabherr dell'Università di Innsbruck. Nella zona umida sono conservate le decine di migliaia di tronchi d'albero su cui si snodava la singolare strada battente romana attraverso i Moso. Per essere sicuri di aspettare nel posto giusto, i ciclisti più veloci chiesero a un contadino se si trovavano nel posto giusto, avevano organizzato una visita guidata con un archeologo al percorso di battitura. L'agricoltore rispose: "Non conosco quel sentiero, deve essere nuovo". Come si è scoperto, il sentiero conduceva anche direttamente attraverso il prato dell'agricoltore. In sua difesa: A quel tempo, il percorso di battitura non era ancora così conosciuto.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. Così, la strada romana correva il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e la neve, sarebbe stata rapidamente di nuovo asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 16 Imst

"4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI"
(EDIZIONE IMST)

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Übersichtskarte Teilabschnitt 16
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 16 Imst

Testo della mappa storica di ...
100 D.C.

Antica zona d‘insediamento

Nel 763 compare nelle fonti scritte “Oppidum Humiste”. Oppidum è un insediamento fortifificato preromano. Il fatto che venga menzionato dopo l’età romana fa riferimento ad un popolamento continuativo a partire dall’epoca preromana, che si potrebbe collocare sul “Bergl”, l’altura al di sopra del centro cittadino di Imst. Anche Dormitz presso Nassereith ci sono testimonianze di un popolamento protostorico. Qui e là i Romani costruirono stazioni lungo la Via Claudia Augusta. Attorno ad esse si svilupparono degli insediamenti. Ad Imst, che era il luogo abitato più importante tra Füssen e Merano, si presume che fosse parallelo al popolamento preromano. Un popolamento protostorico e romano è presente inoltre anche sul lato esposto al sole del Tschirgant, a Karrösten e Karres.


1550

Roccaforte dell’attività mineraria

La regione lungo la Via Claudia Augusta tra il Biberwier e la valle dell’Inn fu da molti punti di vista una roccaforte dell’attività mineraria. Nei monti del Mieming ad est, nelle Alpi della Lechtal a nord e sui pendii del Tschirgant a sud si trovavano importanti regioni minerarie storiche. Soprattutto nella parete rocciosa del “Wannig”, davanti a cui giace  Nasserreith, si trovano, osservandola da vicino, numerosi orifizi. Venivano estratti soprattutto piombo sotto forma di tetraedrite per la miniera d’argento di Schwaz e zinco. In più Imst, oltre ad essere sede di mercato e nodo stradale, era sede del tribunale minerario, la cui sfera d’azione si estendeva fino l’Ausserfern e verso il Vorarlberg.


1901

Città a lungo negata

Già da millenni Imst è il più importante insediamento tra Füssen e Merano ed un importante nodo stradale. Dal tardo medioevo è sede di mercato e dal XV al XVII secolo aveva sede un tribunale minerario, il cui raggio d’azione giungeva ffiino all’Außerfern e verso il Vorarlberg. Se gli infflluenti signori di Starkenberg non fossero stati contrari, perché Imst sarebbe quindi stata direttamente soggetta al principe territoriale, la metropoli della  Gurgltal sarebbe divenuta già 700 anni fa una città cinta da mura. Dopo un incendio nel 1822, di cui furono vittime 206 delle 220 case, Imst fu ricostruita e nel 1898 venne finalmente elevata al rango di città. Imst è inoltre nota anche per i suoi  avicoltori e i suoi mercanti.

Übersichtskarte Teilabschnitt 14
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 14 Ferpass

SUL FERNPASS:
VIE STORICHE ATTRAVERSO
LA ZONA DELLA FRANA

  • 14
Fernpass Geschichte Kutschen

4000 - 5000 anni fa, un'enorme massa di roccia si staccò dalla parete della montagna ad ovest e trasformò una valle tra Biberwier e Nassereith nel Fernpass. Il modello topografico mostra che, prima di questo, era possibile arrivare dalla tirolese Ausserfern alla Gurgltal praticamente senza pendenza. Alcuni ipotizzano addirittura che il Loisach, che oggi sfocia nell'Isar, abbia condotto a sud verso l'Inn prima della frana.

Molto prima dei romani, c'erano delle vie attraverso le Alpi, che i Celti, i Reti, gli Etruschi, i Veneziani e i Liguri usavano regolarmente. Fino alla frana del Fernpass - 4000 - 5000 anni fa - non avevano quasi bisogno di scalare una collina tra Biberwier e Nassereith.

Hohlweg

Il  tracciato della strada romana tra il “valico antico“ del Fernpass e l’attuale strada nazionale correva in una gola

Fernpass Römisch Rille Spur

Tracce di ruote di epoca romana.

Fernpass Roemisch

Die Trasse der Römerstraße zwischen "Alter Fernpasshöhe" und der Bundesstraße

Fernpasshöhe Gemälde
Fernpasshöhe

Edifici presso il valico della strada alle soglie dell’età moderna  

Wagenspuren Fernpass

Tracce di ruote sulla strada della prima età moderna tra il Fernpass e castel Fernstein. Si possono raggiungere seguendo il percorso ciclabile oppure a piedi, oltrepassando il portone di castel Fernstein in direzione del Fernpass . 

Fernstein Gemälde Frühneuzeitliche Strasse
Fernstein
Fernstein

Castel Fernstein con la strada della prima età moderna erede della Via Claudia Augusta. Passava attraverso il portone del castello. La strada odierna è posta più in basso.

Winter Fernpass

Una slavina sbarra la strada del Fernpass costruita nella prima età moderna all’altezza di castel Fernstein.

Fernpass Geschichte Kutschen

Carrozza a cavalli sulla strada erede della Via Claudia al valico del Fernpass.

Fernpass Alte Strasse Gasthof

Locanda, edificio agricolo e cappella lungo la strada della prima età moderna

Fernpass Geschichte Kutschen

Carrozza a cavalli sulla strada erede della Via Claudia Augusta tra il Fernpass e castel Fernstein, che esiste tuttora quale strada nazionale. 

Fernsteinsee Inkl Neuer Strasse

Vecchia veduta di castel Fernstein verso i laghi Fernsteinsee e Sammerangersee

König Luwig Fernstein

Saluto di benvenuto nella locanda di Fernstein a re Ludwig II 

Gasthof Fernstein Innen

Nella locanda di Fernstein.

Schloss Und Hotel Fernsteinsee

Castel  Fernstein e la locanda originale con la strada del Fernpass tuttora in uso.

Storia(e): Il Fernpass non esiste da sempre

Riesce a immaginare che un tempo il Fernpass non esisteva? Era proprio così. Originariamente, Biberwier e Nassereith erano collegate da una valle. Sarebbe anche possibile che il Loisach, che sorge sul lato nord-est del Fernpass e sfocia nell'Isar, originariamente scorreva verso sud e si univa all'Inn. La valle, che sarebbe ovviamente molto più comoda per i viaggiatori, era storia di circa 4000 anni fa, quando un'enorme frana intralciò i viaggiatori, staccandosi dalla parete di Afrigall a ovest dell'attuale cima del Fernpass. I detriti si trovano fino a Gurgltal, a sud di Nassereith, e fino a Moos, tra Biberwier, Ehrwald e Lermoos, formando un passo di circa 1250 metri di altezza che doveva essere molto inospitale nei primi tempi. Ancora oggi, lo strato di humus sul Fernpass è molto sottile e lo si può vedere nella vegetazione, che appare alpina nonostante l'altitudine relativamente bassa. Chiunque sappia quante cose sono andate perdute lungo le strade nel corso della storia, un tesoro per gli archeologi, può immaginare cosa si troverebbe tra le pietre della frana se venisse scavata. In epoca romana, erano passati solo 2000 anni (la metà del tempo trascorso dalla frana) e il Fernpass era molto più povero di vegetazione. Oltre a tanta storia, il Fernpass offre anche una natura meravigliosa da vivere.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 15 Gurgltal

TRA IL FERNPASS E IMST

  • 15
Knappenwelt Gurgltal

La Via Claudia Augusta dal Fernpass attraverso la Gurgltal fino a Imst in epoca romana.

C'erano 2 insediamenti a Nassereith in epoca romana. Uno nella zona di Dormitz / Rossbach, parti del quale sono state scoperte nel 2018, e uno che si è sviluppato lungo la Via Claudia Augusta intorno a una stazione stradale.

Grabung Dormitz Aus Luft Foto TT
Grabung Prügelweg
Grabung Dormitz

Scavi in un insediamento a Dormitz presso Nassereith, poco sopra la strada romana.

Original Trasse Strader Wald

Tracciato orginale della Via Claudia Augusta nel bosco di Strad (Strader Wald) nella parte meridionale della Gurgltal.

Grabungsteam Dollinger Lager

Nel 2018 nella parte settentrionale della Gurgltal, tra Nassereith e Tarrenz, è stato intrapreso lo studio di  un santuario di epoca preromana e romana. 

Römischer Gasthof Strader Wald

Nello Strader Wald gli archeologi scoprirono una locanda privata romana situata lungo la strada. Per i funzionari pubblici c’erano stazioni di sosta ufficiali poste a distanze regolari.

Knappenwelt Gurgltal
Knappenwelt Gurgltal Stolleneingang
Knappenwelt Gurgltal Pochwerk
Knappenwelt Gurgltal Pochwerk

Nel mondo dei minatori della Gurgltal rivive il passato dell’attività mineraria che aveva preso l’avvio già nel Medioevo.

Burg Altstarkenberg

Il castello di Altstarkenberg.

Burg Neustarkenberg

Il castello di  Neustarkenberg.

Bauernhaus Strad

Vecchia casa contadina a Strad

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

Alle domande sulla sottosezione si risponde, tra l'altro, la

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Übersichtskarte Teilabschnitt 16
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 16 Imst
Historisches Bild Schemenlaufen

Gli esperti ritengono che Imst fosse il più grande insediamento romano tra Füssen e Merano. Si è formata intorno a una stazione stradale nella città alta di Imst. A nord del nuovo insediamento romano, a nord-est del Bergl, probabilmente esisteva già un insediamento preistorico, che in parte esisteva ancora in epoca romana. Nel VII secolo d.C. è scritto "Oppidum Humiste". Si presume che si trattasse di un antico insediamento storico fortificato con palizzate. Le origini paleocristiane della chiesa di Laruenzio sul Bergl dimostrano l'importanza dell'insediamento romano. Si può quindi presumere che Imst sia stata continuamente insediata dalla storia antica, attraverso il periodo romano fino all'Alto Medioevo.

La Via Claudia Augusta attraverso Imst e i suoi dintorni in epoca romana.

Laurentiuskirche Steinplatte Mit Dem Christus Monogramm
Laurentius Kirche
Chor Laurentiuskirche

Una lastra di pietra indica che la chiesa di San Lorenzo am Bergl (sul monticello) nel centro di Imst affonda le sue radici nel V secolo. Il ritrovamento di tombe testimonia l’esistenza di un insediamento preromano. Si tratta probabilmente dell’Oppidum Humiste di cui parlano i documenti. L’insediamento fortificato retico potrebbe essere stato sul Bergl. Nella zona del Mercato di sopra di Imst potrebbe esserci stata una stazione di sosta lungo la Via Claudia Augusta.

Knochenfund Eingang Schustergasse Imst

Quando ad Imst si costruisce, spesso viene alla luce la storia. In occasione dei lavori di pavimentazione dello sbocco della Kramergasse nella Schustergasse sono state ritrovate delle ossa

Sul pendio soleggiato sopra la valle dell'Inn, con vista su Imst, è stata scoperta e scavata archeologicamente una tenuta romana, dove si producevano cibo e foraggio per la popolazione, le persone di passaggio e i loro animali.

Alte Karte

Vecchia mappa con Imst

Gotische Pfarrkirche Imst

La chiesa parrocchiale gotica di Imst è situata quasi esattamente sulla Via Claudia Augusta.

Bergknappen Bei Der Arbeit Imster Pfarrkirche
Imst Bergbau

Imst era un tempo la sede del Capitanato montanistico, la cui area di influenza si estendeva fino all’Ausserfern, al passo di Resia e verso il Vorarlberg. Gli affreschi sulla chiesa raccontano la storia dell’attività mineraria.

Jerusalem Gotisch Auf Pfarrkirche

Alcuni interpretano la “Gerusalemme gotica con mura di cinta“ dipinta sulla chiesa come il rimpianto di non avere avuto mura attorno ad Imst. Altri ritengono che mancassero i mezzi per costruire un muro che attorniasse l’area relativamente estesa del Mercato di sopra e di quello di sotto. Altri ancora credevano che gli influenti Starkenberg non volessero che Imst fosse cinta da mura e  diventasse una città, perché così sarebbe diventata zona di influenza del principe territoriale. 

vogelhändler

Quando l’attività mineraria perse d’importanza, gli abitanti di Imst emigrarono lavorando come uccellai, un fatto che ispirò il tema della nota operetta “Il venditore di uccelli”. 

Historisches Bild Schemenlaufen

Anche il Carnevale di Imst, patrimonio immateriale dell‘umanità, vanta una lunga storia.

Foto Alte Ansicht Von Imst
Foto Kramergasse

La Kramergasse 

Foto Stadtplatz Mark

La piazza Stadtplatz 

Foto Imst Brunnen

Una delle numerose fontane

Foto Einser Sessellift
Foto Parkplatz Schigebiet Imster Bergbahn
Altes Sujet Imster Bergbahn

Gli albori della zona sciistica di Hochimst.

Storia(e): Centro tirolese sulla Via Claudia Augusta

Imst è stato probabilmente un insediamento importante fin dall'epoca preromana. Nel VII secolo si parla di un Opidum Humiste, che viene equiparato a Imst. Opidum si riferisce a un insediamento retico fortificato. In epoca pre-romana, tali insediamenti erano solitamente situati in luoghi leggermente elevati, sicuri dai pericoli naturali e più facili da difendere, soprattutto perché i conflitti con altre tribù non erano rari. Non c'erano molti trasporti, quindi una posizione comoda non era così importante come lo era per la prima volta nel periodo romano, quando c'era una divisione del lavoro. L'Opidum Humiste potrebbe quindi essere stato situato dove oggi si trova la Chiesa di Laurentius, sul Bergl sopra il centro della città. Lì, sotto la chiesetta, è stata trovata anche la prova di una chiesa paleocristiana del V secolo, notevole, soprattutto perché il Cristianesimo aveva prevalso a Roma non molto tempo prima, e i cambiamenti nella religione sono un processo a lungo termine. Questo indica un insediamento più ampio e cosmopolita. Gli esperti ritengono che fosse il più grande insediamento tra Füssen e Merano.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 18 Tirol West

"4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI"
(EDIZIONE LANDECK, TIROLO OVEST)

Historische Karten mit Ausgabe in ISSUU
Übersichtskarte Teilabschnitt 18
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 18 Tirol West

Testo delle mappe storiche di ...
prima dell'anno 0

Densamente popolato dall‘antichità

Già durante la preistoria la zona attorno a Landeck era relativamente ben popolata. Al di sopra di Schönwies, a Stanz e Grins, a Perjen, a Fließ, all’ingresso della valle Kaunertal, a Fiss e Serfaus, ... — su ogni pendio assolato ed ogni terrazzamento sono attestati insediamenti o ci sono per lo meno indizi di un popolamento. Gli insediamenti erano collegati tra di loro da carrarecce. Oltre a quella nella valle dell‘Inn ci sarebbe stata una scorciatoia che dalla valle Kaunertal attraverso il Piller Sattel conduceva a Imst. Sopra Fließ si trovava un luogo dove si tenevano roghi votivi, in cui per secoli, fifino in epoca romana, vennero invocati gli dei. Nel museo archeologico di Fließ si possono ammirare ritrovamenti preistorici risalenti a questo periodo, con un’abbondanza ed una qualità che si trovano altrimenti solo nelle grandi città.


450

Chiese protocristiane

Nella zona di Landeck la strada romana Via Claudia Augusta si snodava prevalentemente sui pendii — alla tratta tra il ponte sull’Inn presso Starkenbach e Landeck seguiva quella  rimarchevole e pittoresca che attraversava la “placca” in direzione di Fließ, dove le tracce di carri risalenti ad epoche diverse narrano vicende legate alla strada. Solamente nella zona del castello di Landeck la Via Claudia Augusta abbandonava il pendio — presumibilmente perché là si trovava una stazione di sosta e la strada deviava attraverso l’Arlberg. L’importante collegamento viario non comportò solamente uno sviluppo economico, bensì anche un intenso scambio culturale, come emerge tra l’altro anche dalla precoce cristianizzazione. La chiesa parrocchiale di Landeck e la chiesa di San Lorenzo sul “Bergl”, la collina di Imst, hanno radici nel V secolo, mentre la Maaßkirche presso il museo archeologico di  Fließ nel VI secolo.


1787

Landeck punto nodale

Già in epoca romana alla confluenza tra Sanna ed Inn si intersecavano per la prima volta due strade transregionali. Nel 1787 venne rinnovata e rilanciata la strada verso il Vorarlberg, che già da lungo tempo non era più praticabile, ed il fondovalle divenne finalmente un punto nodale. Il resto lo fece la costruzione della ferrovia dell’Arlberg nel 1884, nel cui ambito vennero creati anche 800 posti di lavoro e la popolazione crebbe notevolmente. Attorno al 1900 i comuni di Perfuchs e Angedair vennero uniti per formare Landeck, che nel 1904 divenne un mercato e nel 1923 una città.   Landeck è capoluogo distrettuale già dal 1868, quando ancora non esisteva un luogo con questo nome, bensì solamente il castello di Landeck. Vittima dello spostamento del traffico in direzione est-ovest  sulla tratta dell’Arlberg fu tra l’altro lo  “Zwischentoren” tra Fernstein e Reutte. Molti dei poverissimi abitanti dell’Außerfern furono di conseguenza costretti a cercare lavoro nelle più ricche regioni confinanti verso nord.

Übersichtskarte Teilabschnitt 17
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 17 Mils, Schönwies

TRA IMST E LANDECK

  • 17
Malerei Mils Brokedon 1854
Foto Milser Gstoag

Sopra il cosiddetto "Milser Gstoag", lungo il pendio roccioso, proprio là dove oggi passa la strada nazionale, passava anche la Via Claudia Augusta.

A Starkenbach/Schönwies, la "strada alpina" Via Claudia Augusta ha attraversato l'Inn. Normalmente i romani costruivano le loro strade sul lato soleggiato delle valli. Tra Starkenbach e Landeck, tuttavia, il terreno era molto suscettibile alla caduta massi. La posizione su due ponti (Inn e Starkenbach), la posizione tra Imst e Landeck e i singoli ritrovamenti fanno pensare che a Starkenbach ci fosse anche un insediamento romano.

La Via Claudia Augusta attraverso la valle dell'Inn tra le città di Imst e Landeck in epoca romana.

Malerei Mils Brokedon 1854

Vettura a cavalli sulla vecchia strada.

Gehöfte am Inn, Original Aquarell 1902, Österreich

Fattoria sull’Inn.

Kronburg 1730, Foto Wikipedia

La Kronburg 1730.

Kronburg 1850

La Kronburg 1850.

Kronburg Grundriss Wikipedia

Pianta della Kronburg.

Foto Mils bei Imst vom Spadegg

Mils presso Imst.

Foto Mils bei Imst Vermurung 1933

Colata di fango a Mils nel 1933.

Mils Larsenn Inn

La forza idrica viene domata.

Foto Mils bei Imst Steinbruch

Cava di pietre a Mils.

Foto Postauto Mils bei Imst

Auto postale tra Mils e Starkenbach (Comune di Schönwies).

Foto Straße Starkenbach Schönwies

Schönwies

Foto Schönwies Tschirgant

Foto da Starkenbach verso Schönwies e Mils.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 18
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 18 Tirol West

ZAMS, LANDECK E FLIEß:

  • 18
Brandopferplatz in Fliess, Foto Wikipedia Emolenz
Helm Fliess
Acheologische Funde im Archeologischen Museum Fliess

Affascinanti reperti del museo di Fließ testimoniamo il precoce popolamento dei pendii baciati dal sole tutt’attorno a Landeck.

Brandopferplatz in Fliess, Foto Wikipedia Emolenz

Una parte dei reperti proviene dal rogo votivo sul Piller Sattel sopra Fließ.

1500 v. Chr.
2500 Jahre altes Haus in Fliess

Edifici dell’età del bronzo ed edifici retici sono stati riportati alla luce dagli archeologi nel territorio del comune di Fließ.

La Via Claudia Augusta attraverso la valle dell'Inn fino a Landeck in epoca romana. La locanda e la Via Claudia Augusta descrivono una curva qui intorno al Krahberg, l'angolo di Land, Landeck.

Via Claudia Augusta Fliesser Platte

Sulla Fließer Platte si trovano tracce della strada romana ed anche di strade di altre epoche.

Scavi sotto la chiesa parrocchiale di Landeck hanno evidenziato la presenza di una chiesa protocristiana.

Già in epoca romana Landeck era un nodo stradale, il che, oltre alla sua posizione, era decisivo in quanto vi si trovava una stazione stradale per chi viaggiava per affari pubblici e un insediamento più ampio, come testimoniano le origini paleocristiane della chiesa parrocchiale di Landeck. A Landeck una strada si diramava in direzione dell'Arlberg, che portava verso ovest passando per Grins, dove oggi si può ammirare il "Ponte Romano". Stanz era probabilmente anche abitata e collegata alla strada romana sull'Arlberg e alla "strada alpina" Via Claudia Augusta attraverso una strada di collegamento.

Dato che la valle dell'Inn tra Landeck e Fliess era stretta e difficile da superare, le strade storiche portavano già nella storia antica da Landeck verso il Passo di Resia passando per Fliess. Anche i Romani, pur avendo i mezzi per farlo, non costruirono una strada lungo il fondovalle, ma posero la strada attraverso la Fließer Platte e la Fließer Trockenhänge, e anche l'insediamento nel luogo favorito dal sole. La presunta miscela colorata di case retiche e di tipiche case a strisce romane nella rappresentazione del modello mostra che Fließ fu continuamente colonizzata e quindi si sviluppò un po' alla volta da un insediamento retico a uno romano.

Oltre alla strada romana via Landeck da Imst a Fliess, c'era anche una strada romana attraverso la valle Pitztal e la Piller Höhe fino all'entrata della valle Kaunertal, che risale ai primi percorsi storici. Questa zona era protetta e quindi un luogo di insediamento preferito dai Reti, anche in epoca romana. L'insediamento era particolarmente denso. Uno di questi insediamenti si trovava sullo Spielberg a Wenns.

Malerei Schloss Landeck

Castel Landeck diede il nome al distretto e alla città.

alte Zeichnung von Schrofenstein

Schrofenstein ed altri castelli costeggiavano la vecchia strada.

Grabplatte Oswald von Schrofenstein

Una pietra tombale nella chiesa parrocchiale ricorda Oswald von Schrofenstein, che si era prodigato molto per il territorio.

Landeck Inn

Landeck e l‘Inn

Historische Abbildung Schloss Landeck

Castel Landeck e il ponte sull‘nn

Krankenhaus Zams 1811

L’ospedale di Zams

Foto Zams nah
Zams Dorfbrand 1911
Zams Kirchplatz 1920

Zams, subito dopo un incendio nel  1911.

Foto Landeck Zams, Innschleife von Fern

Landeck, Zams e l’Inn.

Foto Landeck Mittel nah von Südwesten
Foto Landeck mittel nah von Norden

Landeck

Foto Landeck Schlossbeleuchtung Gh Müller

Castel Landeck illuminato visto dal centro città

Una foto storica di Fliess con la chiesa di Barabara e il castello di Bidenegg, presa dal versante opposto.

A sud-est del centro del villaggio di Fliess, un ponte con radici romane conduceva un tempo sul Mühlbach.

Storia(e): ex strada principale e percorso secondario della Via Claudia Augusta.

Molti reperti archeologici e numerosi insediamenti preromani confermati o sospetti nella Pillertal suggeriscono che la strada principale preromana conduceva da Imst a Wenns (Pitztal) e da lì attraverso il passo Piller Höhe a Fliess. Prima dell'epoca romana, questo percorso aveva senso perché, sebbene più difficile, era lungo 7 km in meno rispetto al tracciato della Via Claudia Augusta attraverso la Valle dell'Inn. Anche in epoca romana, molti viaggiavano a piedi, ma prima di allora la percentuale di persone che viaggiavano a piedi o solo con un animale da soma era ancora più alta. Inoltre, venivano trasportate meno merci e su carri meno pesanti rispetto all'epoca romana. Quindi erano i chilometri a contare più delle pendenze o di altre difficoltà. La Via Claudia Augusta tra Imst e Fließ potrebbe quindi essere una nuova strada romana e non solo un'estensione di una strada principale pre-romana, come avveniva per lunghi tratti. Anche in epoca romana, alcuni viaggiatori potevano prendere la strada più breve, soprattutto se erano a piedi. Lo dimostra il sito sacrificale del Piller Sattel, che comprende sacrifici romani e numerose offerte pre-romane. Anche gli insediamenti nella Pillertal, che erano un po' fuori dai sentieri battuti ma anche meno esposti, sembrano aver continuato a esistere. Presumibilmente, ci vivevano soprattutto gli abitanti del luogo. 

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 19
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 19 Tiroler Oberland

Testo delle mappe storiche di ...
100 D.C.

Strada principalmente nel fondovalle

A causa della ristrettezza della valle, minacciata dalla caduta di massi e spesso occupata completamente dal fiume Inn, tra Landeck e Fließ la Via Claudia Augusta seguiva il pendio, attraverso la “placca” di Fließ, su cui nelle diverse epoche i carri hanno lasciato le proprie tracce nella roccia.  La strada romana poteva quindi dipanarsi nuovamente nella valle fino a Altfinstermünz — varcando alcune volte il fiume — attraverso il fondovalle, poiché in quella zona la natura mantiene l’Inn in un corso ristretto. Dopo Finstermünz la strada risale la gola con una costante pendenza dell‘11 %, verso l’unica stazione stradale tramandata nelle fonti scritte, Inutrium, poco prima del punto più elevato della strada e del passo Resia. C’erano presumibilmente due ulteriori stazioni di sosta tra Prutz e Pfunds. Sicuramente Fließ e Inutrium erano abitate.


1530

Strada e attività mineraria

Nel Medioevo e nell’Età moderna si continuò ad utilizzare la strada romana per lunghi tratti. Rocche come Pidenegg, Pernegg, Laudegg, Siegmundsriedt, Finstermünz e Naudersberg costellavano le vie di transito. Al di fuori delle vie principali c’erano quasi solamente mulattiere. Oltre all’agricoltura per l’autosostentamento e le possibilità di guadagno collegate alla strada, era l’attività mineraria a portare entrate, dapprima nella Kaunertal, quindi nella Bergtal, in seguito nella Platzertal. Inoltre a Serfaus si estraeva il minerale che veniva trattato a Fließ.


1910

Nuove vie di comunicazione

A lungo si discusse su come si dovesse rinnovare la strada del Resia. Infine si imposero i costruttori moderni e tra il 1852 e il 1856 venne costruita la strada con tornanti e gallerie che viene utilizzata in gran parte ancora oggi. Furono realizzate strade anche in Engadina, verso il Samnaun e per l’attività mineraria nella Platzertal. Il minerale veniva tra l’altro trasportato anche con un apposito impianto a fune. Oltre agli investimenti per le strade, c’erano anche due diversi progetti per un collegamento ferroviario attraverso passo Resia, per cui sarebbero state necessarie numerose gallerie. La posizione strategicamente importante del passo è testimoniata dalla fortezza più settentrionale dell’Austria-Ungheria in direzione dell’Italia.

Übersichtskarte Teilabschnitt 19
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 19 Tiroler Oberland

TRA LANDECK E PASSO RESIA

  • 19
Zeichnung Straße und Pontlatz Brücke von Norden gesehen

La Via Claudia Augusta attraverso l'alta valle tirolese dell'Inn da Landeck a Altfinstermünz, in epoca romana.

Alte Pontlatzer Brücke Mit Karren 1890
Innbrücke Prutz
Innbrücke Tösens
Altfinstermünz Pfunds Nauders Reschenpass, Foto Lammerhuber
Tösens Römerbrücke

La Via Claudia Augusta attraversa l’Inn, all’incirca dove ancor oggi dei ponti congiungono le due rive del fiume.
Il ponte di Tösens, denominato “Ponte romano”, è stato edificato in stile romano, ma solamente nel Medioevo ed è uno dei più vecchi ponti conservatisi in Tirolo. 

Pochplatte Rotenstein Serfaus

Una Pochplatte (utensile in pietra per battere i minerali metalliferi) trovata a Serfaus allude ad un’attività mineraria in epoca molto precoce.

Per evitare la zona soggetta a inondazioni alla foce del Fagge (Kaunertal), la strada romana attraversava l'Inn a Prutz, all'incirca dove oggi si trova un ponte sull'Inn. Sul lato ovest della locanda si suppone un tipico insediamento di case romane a strisce.

In una posizione protetta ma strategicamente favorevole, nella parte più importante della Kaunertal, dove si trova il castello di Berneck, esisteva già un insediamento prima dei Romani, che continuò ad esistere in epoca romana.

Direttamente sulla strada romana, dove oggi sorge il villaggio di Ried, probabilmente già in epoca romana esisteva un insediamento. Si può ipotizzare che si trattasse di un tipico insediamento di case a strisce, edifici allungati a destra e a sinistra della strada, in cui di solito c'era un'impresa commerciale in direzione della strada, dietro di essa la zona giorno e annesso un giardino.

La posizione sulla strada e la topografia, che crea buone condizioni insediative con un po' di spazio per l'agricoltura direttamente sulla strada, parlano a S. Cristina / Ried im Oberinntal di una tenuta che forniva cibo agli abitanti dei villaggi circostanti, alle persone di passaggio e ai loro animali.

Oltre alla "strada alpina" Via Claudia Augusta a valle, una strada portava anche all'altopiano soleggiato a ovest, dove oggi si trovano Fiss, Serfaus e Ladis. La foto mostra la Via Claudia Augusta nella valle a destra e la strada sulla Sonnenterrrasse a sinistra. La strada era il collegamento delle persone che vi abitavano con la Via Claudia Augusta. Un insediamento si avvicina proprio lì, su una collina dove la Via Claudia Augusta conduce da Tschuppbach/Tösens alla terrazza.

Dove oggi un ponte sull'Inn conduce da Tösens a Tschuppbach, già in epoca romana esisteva un ponte sul fiume. Il sito è ideale perché sulla riva destra e sinistra del fiume c'è una roccia su cui può essere ben ancorato un ponte, che lo rende meno suscettibile alle inondazioni. Inoltre, la distanza tra le rocce è molto ridotta, quindi c'è solo una piccola campata da attraversare. Sebbene non sia stato ancora trovato nulla e non sia stata effettuata alcuna ricerca sistematica, è probabile che ci fosse un insediamento nelle vicinanze dell'attraversamento del fiume.

Presumibilmente c'era anche un insediamento a Pfunds in epoca romana, subito prima o dopo il Passo di Resia. La strada romana corre lungo il pendio sopra l'attuale villaggio di Stuben. L'insediamento può essere stato localizzato direttamente sul flusso per poter utilizzare il flusso.

Schloss Sigmundsried
Schloss Sigmundsried

Anche nel Tiroler Oberland numerose costruzioni difensive orlano il precorso della strada. Sigmundsried era anche sede amministrativa dell’Oberes Gericht

Foto
Stuben

Attraversamenti storici del paese.

Alte Pontlatzer Brücke Mit Karren 1890
Zeichnung Straße und Pontlatz Brücke von Norden gesehen

La strada presso Pontlatz

Prutz Richtung Kaunertal

Vecchia veduta di Prutz

Bergwerk Platzertal
Bergwerk Platzertal
Bergwerk Platzertal

Attività mineraria storica nella Platzertal

Pontlatz Feier
Postkarte Pontlatzfeier 1904
Steinlawine Oberinntal Freiheitskrieg

Con una frana i combattenti tirolesi per la libertà fermarono Napoleone sconfiggendolo alla strettoia di Pontlatz. La memorabile battaglia è stata ricreata.

Tunnelbau Pontlatz
Pontlatz Brücke Auto Fliess Prutz

Con il  tunnel attraverso cui passa ancor oggi la strada nazionale per Resia, il ponte di Pontlatz divenne obsoleto.

Gletscherspalte Alpin Touristen
Gletscher
Autobus

Primordi del turismo alpino sul ghiacciaio della Kaunertal.

Mineralwasser Quelle Sauerbrunn Prutz

Anche l’acqua curativa della fonte Sauerbrunnquelle viene utilizzata già da lungo tempo

Innverbauung Prutz

Canalizzazione dell’Inn

Traube Pfunds
Post Pfunds
Post Pfunds

Le locande poste lungo la strada sono diventate hotel per le vacanze

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE Alta Val Venosta)

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Testo delle mappe storiche di ...
prima dell'anno 0

"Collegamento col mondo"

In epoca romana Malles si trasformò in un vero e proprio nodo stradale. Qui si incontravano le antiche autostrade alpine, la Via Claudia Augusta e una strada attraverso la val Monastero/Münstertal (CH), che collegava la zona con l‘area del lago di Costanza e attraverso il Giogo di Santa Maria con la Valtellina. A quel tempo la Val Venosta era dunque collegata all‘intero mercato interno dell‘Impero romano, con una forte suddivisione del lavoro,  grazie a strade di grande importanza e all‘estesa rete viaria  romana, vale a dire con l‘intero mondo allora conosciuto. Le strade portavano possibilità di guadagno e di conseguenza l‘Alta Val Venosta era intensamente popolata. Stazioni stradali sono attestate a Nauders e nella piana di Malles, la Muta. C‘erano inoltre insediamenti sul lago presso il passo Resia, a Malles, Tarces, Laudes all‘ingresso della Val Monastero, ma anche in questa valle e a Sluderno.


400

"Fioritura del territorio"

La zona conobbe uno sviluppo sistematico nel settore agricolo solamente nel Medioevo, circostanza in cui il monastero di Montemaria svolse un ruolo essenziale come centro di competenza. Anche se non più così frequentata come in epoca romana, pure la „Via superiore“, la strada che prese il posto della Via Claudia Augusta, rappresentò un importante fattore economico. La fioritura dell‘industria mineraria nelle Alpi e l‘asse commerciale tra la città dei dogi, Venezia, e l‘Augsburg dei Fugger e dei Welser fecero aumentare la frequentazione. Tutte le località ne approfittarono. Si contesero il ruolo di capoluogo Glorenza, centro commerciale, e Malles, la cui importanza è attestata tra l‘altro da cinque chiese antiche. Centri di potere sull‘importante nodo stradale erano anche il monastero e i castelli circostanti. A differenza dell‘epoca romana, nel Medioevo si svilupparono strade sulla destra e sulla sinistra dell‘Adige.


1550

"Benessere imperiale"

La regione è considerata una delle prime roccaforti turistiche dell‘Impero asburgico e vanta anche una lunga tradizione di benessere. Grandi della politica e della cultura si sono incontrati qui. La rappresentante più famosa è certamente l‘imperatrice Sissi stessa. Nella regione c‘erano diverse sorgenti curative e bagni. Scienziati e medici raccomandavano anche il clima mediterraneo e l‘aria pulita, e Merano è luogo termale dal 1855. Fino al 2005 facevano parte dell’intrattenimento  anche il concerto quotidiano e la banca musicale delle Terme. Già nel 1914 c‘erano 40.100 ospiti. Dopo la seconda guerra mondiale la regione è riuscita a riallacciarsi al grande passato della “regione del benessere imperiale”. 

Übersichtskarte Teilabschnitt 20
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 20 Reschen

PASSO RESIA:
UN VALICO MILLENARIO

  • 20
Säumer Altfinstermünz Nauders

Non si sa se prima dei Romani esistesse già una strada tra Altfinstermünz e Nauders o ci fosse una mulattiera.

La Via Claudia Augusta attraverso l'alta valle intorno al Passo di Resia, in epoca romana.

Altfinstermünz
Altfinstermünz
Altfinstermünz

La dogana di Altfinstermünz, fondata nel Medioevo. 

Postkutsche Reschenstraße

Carrozza postale sulla strada di passo Resia

Altgraun
Bauarbeiten neue Reschenstraße Graun

Dopo l’inondazione di passo Resia dovettero essere ricostruiti il paese di Curon vecchia e la strada.

Reschenstraße
Nauders Schifahren

Grazie alla strada di passo Resia giunse anche il turismo.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

Alle domande sulla sottosezione si risponde, tra l'altro, la

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Übersichtskarte Teilabschnitt 21
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 21 Oberer Vinschgau

L‘ALTA VAL VENOSTA:
POPOLATA GIÀ PRIMA DEI ROMANI

  • 21
Rätisches Haus Am Tartscher Bühel
Rätisches Haus Am Tartscher Bühel
Tartscher Bichl

Casa retica sulla Collina di Tarces.

Ganglegg Close
Ganglegg Ferner

Si suppone che l’insediamento retico sulla Collina di Tarces fosse stato trasferito sul più protetto Ganglegg.

La Via Claudia Augusta attraverso l'Alta Val Venosta, in epoca romana.

Grabungen Paulihof

Scavi di epoca romana nell’aerea del Paulihof a nord di Malles.

Reperti romani

Langenscheidt Rätoromanisch

In val Venosta venne parlata a lungo la lingua retoromanza.

Fresko St Benedikt Mals

Affresco dell’VIII/IX secolo nella chiesa di San Benedetto a Malles.

Glurns Laubengang

Via porticata nella cittadina di Glorenza.

Churburg mit Örtler

Castel Coira sopra Sluderno

Burg Lichtenberg Ansik

Castel Montechiaro tra Glorenza e Prato allo Stelvio

Waal Prad

Sentiero d’acqua a Prato allo Stelvio.

Vischgerbahn Meran 1906

L’antica ferrovia della Venosta, che come quella attuale arrivava a Malles.

Vinschger Bunker

Bunker della Prima guerra mondiale nella piana di Malles.

Storia(e): I monasteri come centri di competenza economica

Oggi si sente parlare e si legge molto di cluster economici in cui vengono promossi lo scambio e la cooperazione tra aziende, e di centri di competenza che supportano tali cluster con la ricerca, il know-how e la gestione interaziendale. Dopo i Romani, questa attività veniva spesso svolta dai monasteri, come il monastero di Marienberg sul versante della montagna sopra Burgeis / Malles. I Benedettini, il più antico ordine occidentale, con il sostegno della Baviera, diedero un contributo significativo alla coltivazione e all'insediamento della Val Venosta. Oggi, il monastero sta svolgendo un lavoro pionieristico nella viticoltura ad alta quota.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 22
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 22 Schlanders Laas

LASA E SILANDRO

  • 22
Menhire Schlanders Schlandersburg
Menhire Schlanders Schlandersburg

Menhir risalenti a  6000 anni fa provenienti da Vezzano in esposizione nella cappella del castello di Silandro.

La Via Claudia Augusta attraverso la Val Venosta centrale, con le città di Laas e Schlanders.

Der Laaser Kandlwaal führte

Il Laaser Kandlwaal a Lasa aiutò a rendere fertile il cuore della val Venosta.

Tony Grubhofer Schlanders 1899

Disegno di Silandro di Tony Grubhofer (1899)

Storia(e): Granaio della Val Venosta

Quando si visita la Val Venosta, la si vive come un frutteto nella parte superiore e sempre più come un vigneto nella parte centrale. Storicamente, però, la Val Venosta è un granaio. Anche in un resoconto di viaggio del XIX secolo, si parla di campi di grano a destra e a sinistra. Nonostante l'altitudine relativamente elevata, il grano prospera bene. La Val Venosta ha molte giornate di sole ed è relativamente asciutta, il che, tra l'altro, è anche un vantaggio per i viaggiatori, perché le strade si asciugano più rapidamente dopo la pioggia e si aprono più rapidamente dopo le nevicate. Ma perché il grano principalmente nella Val Venosta e non nella Val d'Adige, per lo più più ampia e più bassa, da Merano? Da Merano in poi, il fondovalle è pianeggiante e il fiume Adige dominava quasi tutta la valle con la sua acqua, i detriti, la foresta alluvionale, le paludi, ... quasi tutta la valle, ad eccezione dei coni di detriti dei torrenti a sinistra e a destra. La Val Venosta aveva le aree agricole più grandi, il grano maturava bene lì, e a quel tempo il grano era ancora di più il prodotto alimentare centrale che assicurava la vita, come lo è oggi nei Paesi in via di sviluppo. Oggi, tra l'altro, la coltivazione del grano sta vivendo una rinascita in Val Venosta e il Vinschger Paarl che ne deriva, tra le altre cose, è molto apprezzato non solo in Val Venosta. 

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 23
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 23 Talenge

COLDRANO, LACES E CASTELBELLO

  • 23
Ausstellung Manhier Latsch
Ausstellung Manhier Latsch
Statuen Menhir Latsch
menhir in St. Nikolaus, c Hannes Gamper

Il menhir di Laces

Schalensteine Sonnberg Kastelbell

Coppelle sul Monte Sole a Castelbello

La Via Claudia Augusta attraverso la Val Venosta, tra Latsch e Kastelbell-Tschars, in epoca romana.

Kastelbell

Antica veduta del castello di Castelbello

Latsch

Laces

Latsch Gruß Vinschgau 1903

Cartolina illustrata di Laces (1903)

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE Media Val Venosta)

Historische Karten mit Ausgabe in ISSUU

Testo delle mappe storiche di ...
400 dopo Cristo

"Menhir e pietra miliare"

A Monte San Zeno presso Merano e sulle colline intorno a Lana si presume ci fossero insediamenti preistorici. La zona è da sempre un‘area di transito. In epoca romana sul lato destro e sinistro del fiume Adige esistevano delle strade sovraregionali. Anche all‘ingresso della Val Passiria si trovano tracce di un insediamento romano. A Lagundo c‘era l‘ultima possibilità di attraversare l‘Adige prima che diventasse ampio quanto la valle. Per tale motivo si suppone ci fosse un predecessore romano del ponte medievale documentato. Una delle due pietre miliari erette dall‘imperatore Claudio a ricordo della sua Via Claudia Augusta venne ritrovata a Rablà, là dove oggi si trova una riproduzione. L‘originale è conservato nel Museo civico di Bolzano. L‘insediamento più importante in epoca romana era la Statio Maiensis, probabilmente una stazione stradale, un castello e il precursore antico di Merano.


1300

"Ricco di castelli"

In alcuni luoghi si può osservare un insediamento senza soluzione di continuità anche dopo la caduta dell’Impero romano: resti di abitazioni sotto la chiesa di San Procolo a Naturno, la presenza precoce nei documenti di singole località come in particolare Merano e Lana. Degno di nota il fatto che già attorno al 1200 nel Meranese ci fossero così tanti manieri. Un inizio precoce per quella che sarebbe diventata un tempo la terra più ricca di  castelli. Merano era il cuore del Tirolo, prima che Innsbruck la superasse per importanza quanto a collegamenti. L’area è quindi strettamente legata anche alla strada che nel Medioevo successe alla Via Claudia Augusta, i cui resti sono visibili nel museo “Testa di ponte” di Lagundo. 


1850

"Benessere imperiale"

La regione è considerata una delle prime roccaforti turistiche dell‘Impero asburgico e vanta anche una lunga tradizione di benessere. Grandi della politica e della cultura si sono incontrati qui. La rappresentante più famosa è certamente l‘imperatrice Sissi stessa. Nella regione c‘erano diverse sorgenti curative e bagni. Scienziati e medici raccomandavano anche il clima mediterraneo e l‘aria pulita, e Merano è luogo termale dal 1855. Fino al 2005 facevano parte dell’intrattenimento  anche il concerto quotidiano e la banca musicale delle Terme. Già nel 1914 c‘erano 40.100 ospiti. Dopo la seconda guerra mondiale la regione è riuscita a riallacciarsi al grande passato della “regione del benessere imperiale”. 

Übersichtskarte Teilabschnitt 24
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 24 Unterer Vinschgau

LA BASSA VAL VENOSTA
LUOGO DI RITROVAMENTO DI UNO DEI DUE MILIARI
ANTICO INSEDIAMENTO

  • 24
Römischer Meilenstein Partschins

La Via Claudia Augusta attraverso la bassa Val Venosta fino a Töll, in epoca romana.

Römischer Meilenstein Partschins
Römischer Grabstein Hochhüben Hof Partschins

Miliario della Via Claudia Augusta e lastra tombale a Rablà

Prokuluskirche Wandmalerei

Affreschi nella chiesa di San Procolo a Naturno

Altes Haus Hanslwirt

L’Hanslwirt di Rablà, come era un tempo

Baumgärtnerhaus Naturns

Casa Baumgärtner a Naturno

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

Domande e informazioni sulla sezione

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE Merano e dintorni)

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Testo delle mappe storiche di ...
400 dopo Cristo

"Menhir e pietra miliare"

A Monte San Zeno presso Merano e sulle colline intorno a Lana si presume ci fossero insediamenti preistorici. La zona è da sempre un‘area di transito. In epoca romana sul lato destro e sinistro del fiume Adige esistevano delle strade sovraregionali. Anche all‘ingresso della Val Passiria si trovano tracce di un insediamento romano. A Lagundo c‘era l‘ultima possibilità di attraversare l‘Adige prima che diventasse ampio quanto la valle. Per tale motivo si suppone ci fosse un predecessore romano del ponte medievale documentato. Una delle due pietre miliari erette dall‘imperatore Claudio a ricordo della sua Via Claudia Augusta venne ritrovata a Rablà, là dove oggi si trova una riproduzione. L‘originale è conservato nel Museo civico di Bolzano. L‘insediamento più importante in epoca romana era la Statio Maiensis, probabilmente una stazione stradale, un castello e il precursore antico di Merano.


1300

"Ricco di castelli"

In alcuni luoghi si può osservare un insediamento senza soluzione di continuità anche dopo la caduta dell’Impero romano: resti di abitazioni sotto la chiesa di San Procolo a Naturno, la presenza precoce nei documenti di singole località come in particolare Merano e Lana. Degno di nota il fatto che già attorno al 1200 nel Meranese ci fossero così tanti manieri. Un inizio precoce per quella che sarebbe diventata un tempo la terra più ricca di  castelli. Merano era il cuore del Tirolo, prima che Innsbruck la superasse per importanza quanto a collegamenti. L’area è quindi strettamente legata anche alla strada che nel Medioevo successe alla Via Claudia Augusta, i cui resti sono visibili nel museo “Testa di ponte” di Lagundo. 


1850

"Benessere imperiale"

La regione è considerata una delle prime roccaforti turistiche dell‘Impero asburgico e vanta anche una lunga tradizione di benessere. Grandi della politica e della cultura si sono incontrati qui. La rappresentante più famosa è certamente l‘imperatrice Sissi stessa. Nella regione c‘erano diverse sorgenti curative e bagni. Scienziati e medici raccomandavano anche il clima mediterraneo e l‘aria pulita, e Merano è luogo termale dal 1855. Fino al 2005 facevano parte dell’intrattenimento  anche il concerto quotidiano e la banca musicale delle Terme. Già nel 1914 c‘erano 40.100 ospiti. Dopo la seconda guerra mondiale la regione è riuscita a riallacciarsi al grande passato della “regione del benessere imperiale”. 

Übersichtskarte Teilabschnitt 25
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 25 Algund, Meran, Marling

LAGUNDO, MERANO E MARLENGO

  • 25
Bildstock Auf Mittelalterlichem Brückenkopf In Algund 1900
Nachbau Algunder Menhire

I menhir di Lagundo, detti anche pietrefitte, sono tracce del primo popolamento del territorio.

Zeno Burg Castrum Majense Spätantike Kapelle

Dove oggi si trova castel San Zeno, si suppone ci fosse un insediamento già nel periodo di La Tène e più tardi il Castrum maiense dei Romani

La Via Claudia Augusta da Visnchgau alla zona di Algund / Meran, in epoca romana.

Steinbrücke Algund

Ponte di pietra a Merano

Oswald von Wolkenstein, uno die più importanti nobili del Tirolo, stimato cavaliere,poeta, viaggiatore e diplomatico, morì nel 1445 a Merano.

Atlas Tyrolensis Algund 1774

Merano e Lagundo attorno al 1774 nell’Atlas Tyrolensis

Sissi Meran
Meran in der Zeit Sissis

Sissi era una grande fan di Merano. Così appariva la città di cura ai suoi tempi.

Franz Graf Von Meran Litho 1855

Franz, padre fondatore dei Conti di Merano, una linea collaterale degli Asburgo. 

Karte Umgebung Meran 1888

La zona attorno al 1888.

I resti medievali del ponte sull’Adige a Lagundo intorno al 1900.

Meran 1900

Merano attorno al 1900

Ende Erster Weltkrieg Meran

Merano alla fine della Prima guerra mondiale.

Storia(e): Attraversamento del fiume di migliaia di anni fa

È molto probabile che ad Algund ci fosse già un passaggio fluviale in epoca romana e pre-romana. Il luogo, dove oggi c'è un ponte sull'Adige, era l'ultima possibilità di attraversare il fiume in modo relativamente facile, prima che il fiume, con la sua acqua, i detriti che trasportava, le foreste alluvionali, le paludi, ... ... dominava l'intera valle, ad eccezione dei coni di detriti a destra e a sinistra. I ponti a sud di Algund erano quindi molto più lunghi e complessi da costruire, motivo per cui ce n'erano pochi e - laddove possibile - le strade sovraregionali corrono a destra e a sinistra dell'Adige da tempo immemorabile. Tra l'altro, la testa del ponte medievale può essere ammirata nel museo della testa del ponte ad Algund, vicino alla piscina, direttamente sull'Adige.

Storia(e): La Via Claudia Augusta rende i capoluoghi di provincia

Quando i Romani costruirono la prima "autostrada alpina", non scelsero questo percorso per niente. All'epoca, si trattava del percorso più semplice attraverso le Alpi centrali, perché sulla via del Brennero si dovevano superare non solo 2, ma 3 passi, tra cui il Passo del Renon tra Bolzano e Chiusa. Nel 200 d.C., i Romani riuscirono a costruire una strada attraverso i restringimenti della valle, il che significa che la via del Brennero prese il posto della Via Claudia Augusta come attraversamento alpino più importante per la prima volta nella storia. Tuttavia, il percorso a valle cadde in rovina con l'Impero Romano e la Via Claudia Augusta, attraverso il Resia e il Fernpass, tornò ad essere la strada più importante per secoli nel Medioevo. Tra l'altro, questo è stato il periodo più lungo in cui la Via Claudia Augusta è stata al primo posto. Grazie alla sua posizione sulla strada, Merano fu in grado di svilupparsi come prima capitale della contea del Tirolo. Quando, verso la fine del Medioevo, il mercante bolzanino Kunter costruì nuovamente una strada sulle tracce della strada romana attraverso la stretta valle tra Bolzano e Chiusa, la via del Brennero superò la via di Resia come attraversamento alpino più importante e la città di Innsbruck superò la città di Merano.

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 26
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 26 Meran, Bozen

TRA MERANO E BOLZANO:
LA ZONA PIÙ RICCA DI CASTELLI D’EUROPA
IL BURGRAVIATO

  • 26
Ruine Altenburg, Burg Warth bei St. Pauls

La Via Claudia Augusta attraverso il Burgraviato tra Merano e Bolzano, in epoca romana.

Tony Grubhofer Forst 1899

Castel Foresta

Schloss Tyrol

Castel Tirolo

Ruine Brunnenburg, Meran, Foto Wikipedia Gemeinfrei

La rovina di castel Fontana vicino a Merano

Stahlstich Schloss Schenna

Castel Scena

Schloss Planta Meran

Castel Planta

Burg Katzenstein, Foto: Wikipedia Gemeinfrei

Katzenstein/Castel Gatto

Grundriss Schloss Lebenberg, Foto: Burgenwelt
Kaiserstube Schloss Lebenberg, Foto: Meraner Land

Castel Lebenberg

Mayenburg Völlan, Foto Sentres

Castel Mayenburg

Grundriss Wehrburg
Wehrburg

Castel Wehrburg (o Sant’Erasmo)

Schloss Castell Brandis

Castel Brandis

Lana Castel Leonburg Schloss

Castel Leone

Burg Hocheppan 1828, Foto: Wikipedia Gemeinfrei

Hocheppan/Castel d’Appiano

Schloss Maretsch mit Bergmassiv im Hintergrund 1940

Castel Mareccio

Castel Roncolo

Ruine Altenburg, Burg Warth bei St. Pauls

La rovina di Castelvecchio e castel Guardia presso San Paolo

La fortezza di castel Firmiano

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

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“4 MAPPE ATTRAVERSO I MILLENNI”
(EDIZIONE Bolzano e strada del vino dell'Alto Adige)

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Testo delle mappe storiche di ...
150 dopo Cristo

"Incrocio di trafico"

Prima, durante e dopo l’epoca romana la zona di Bolzano è sempre stata un nodo stradale strategico. Siccome l‘impegnativo Passo del Renon in origine era una sfida in direzione del Brennero, la Via Claudia Augusta attraverso il Passo Resia e il Fernpass era invece la strada romana più semplice e importante. Nel 200 d.C., tuttavia, il passaggio dalla valle attraverso il Renon poteva essere evitato e la via del Brennero acquistò importanza. Difficile dire con esattezza dove passava la Via Claudia Augusta, perché ci sono indicazioni di strade romane sovraregionali a destra e a sinistra dell‘Adige. Oltre alle strade, l‘Adige era navigabile da Pfatten - Branzoll e sarebbe stato utilizzato per i carichi più pesanti. Anche la zona di Bolzano, l’Oltradige e la Bassa Atesina erano relativamente densamente popolate.


1500

"Via superiore e inferiore"

Nel Medioevo le strade romane erano ancora utilizzate ma da allora nessuno si occupava della loro manutenzione. Il Renon divenne di nuovo impercorribile; la Via Claudia Augusta superò il passo Resia e il Fernpass, fino a quando il mercante bolzanino Kunter, aprì di nuovo l‘alternativa attraverso la valle al Renon. Questo tratto di strada che porta il suo nome è detto il Kunterweg. La Via Claudia Augusta si chiamava Oberer Weg (Via di sopra), mentre la via del Brennero Unterer Weg (Via di sotto). I percorsi sono rimasti per lo più gli stessi. Il nodo stradale di Bolzano ha potuto trarre vantaggio dalla sua posizione e l’abitato alla fine del XIII secolo è diventato una città. Si è tentato anche di mettere al loro posto i fiumi Isarco e Talvera attraverso degli argini. Molti centri urbani come si può vedere ancora oggi erano importanti già nel Medioevo e nella prima età moderna.


1908

"Alla ferrovia del Brennero"

Anche se la ferrovia del Brennero non era considerata la più economica ed efficiente, gran parte del traffico a lunga percorrenza e anche il trasporto sul fiume Adige si è spostato sulla ferrovia e così il trasporto più veloce ha favorito l‘economia. Il percorso del Brennero è diventato finalmente il numero 1 indiscusso dei percorsi che attraversano le Alpi. Tra le lotte per la libertà tirolese del 1809 e la prima guerra mondiale, la popolazione di Bolzano quadruplicò. L‘industrializzazione è iniziata solo provvisoriamente. Per lungo tempo l‘azienda Herrmann Kofler di Bolzano per la filatura del cotone è stata leader nel settore e la prima impresa industriale del paese già dal 1850. Anche la centrale di Kardaun ha dato un impulso notevole all’industrializzazione della zona. Infine, ma non per questo meno importante, nel XIX secolo anche l‘Adige fu regolamentato, guadagnando così molti terreni abitabili e coltivabili.

Übersichtskarte Teilabschnitt 27
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 27 Bozen

BOLZANO:
IL CAMPO MILITARE ROMANO DI PONS DRUSI
ANTICO INSEDIAMENTO MERCANTILE

  • 27
Bozen Hörtmair 1541
Tabula Peutingeriana mit Sterzing Klausen

L’accampamento militare di Pons Drusi, che si suppone fosse nell’area della città di Bolzano, si trova, assieme a Vipiteno, Chiusa e Trento in un’antica mappa: la Tabula Peutingeriana.

La Via Claudia Augusta attraverso la zona di Bolzano, in epoca romana.

Ausgrabung Pons Drusi
Amphore Pons Drusi Museum, Foto: Tobias Pircher
Denar des Julius Cesar Museum
Ausstellung, Museum, Pons Drusi, Foto: Tobias Pircher

Durante i lavori al centro anziani Grieserhof è stata scoperta una sala a colonne romana affrescata, che faceva parte di una villa. Nella casa di riposo si possono vedere gli scavi e i singoli reperti.

Bozen Hörtmair 1541

Una veduta da sopra castel Firmiano in direzione di Bolzano attorno al 1541. Il collegamento stradale corrispondeva all’incirca al presunto attraversamento della valle, esistente  già in epoca romana.

Bozen, Standtansicht, Ludwig Pfendter, 1607

Bolzano vista da sud, attorno al 1607.

Bozen, Botzen Kupferstich, Matthäus Merian, 1649

Incisione su rame di Bolzano (1649)

Baumwollspinnerei Hermann Kofler, Bozen
Baumwollspinnerei Hermann Kofler, Bozen

Da Bolzano iniziò l’industrializzazione dell’Alto Adige. Le foto mostrano il cotonificio Kofler, com’era in origine e dopo un incendio nel 1890, nonché l’imponente centrale elettrica di Cardano. 

Stadtplan von Bozen aus Geuters Reiseführer, 1914

Pianta della città di Bolzano del 1914.

Il Monumento alla Vittoria testimonia di un tempo che ha diviso la popolazione. 

Curort Gries 1884, Foto: Wikipedia Otto An Der Lan
Kohlerer Bahn Bozen

Il turismo cominciò a Gries.

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Übersichtskarte Teilabschnitt 28
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 28 Südtirols Süden

NEL SUD DELL’ALTO ADIGE:
CASTELFEDER E LA STAZIONE DI SOSTA DI ENDIDAE

  • 28
Strassenstation Endidä
Archälogische Funde, Jungsteinzeit bis Römerzeit, am Ufer des Kalterer See

Luogo in cui sono stati trovati reperti neolitici nei pressi del lago di Caldaro

Eisenzeitliches Haus, 5.-3. Jhd. v. Chr.

Casa dell’Età del ferro a Vadena

Eisenbeil, 1. - 5. Jhd. v. Chr.

Scure di ferro proveniente da Egna (V sec. a.C.)

La Via Claudia Augusta da Bolzano attraverso il sud dell'Alto Adige, in epoca romana.

Strassenstation Endidä

La stazione di sosta romana di Endidae a Egna

Grabungsdoku Bozen
Mosaik, Römerzeitliche Villa

Scavi ad Appiano e il mosaico riportato alla luce. 

Hospiz Klösterle Laag

Il „conventino“ di Laghetti ricorda molto la stazione di sosta di Endidae

Haderburg

Uno sguardo sulle rovine della Haderburg/castel Salorno sopra Salorno

Anton Lindner Hocheppan 1837, Aquarell, Privatbesitz

Hocheppan/Castel d’Appiano 1837

Laimburg Kaltern

Rovine della Laimburg/Castel Varco a Caldaro

Landesmuseum Volkskunde
Kaltern Karren

Caldaro

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Übersichtskarte Teilabschnitt 29
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 29 Piana Rotaliana

ATTRAVERSO LA PIANA ROTALIANA:
ALLA CONFLUENZA DI ADIGE E NOCE

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Castello Do Monreale, Königsberg, Johanna von Isser, Grossrubatscher 1831

La Via Claudia Augusta dal sud dell'Alto Adige attraverso la Piana Rotaliana fino a Trento, in epoca romana.

Grabung Dre Cane
Grabung Dre Cane

Scavi archeologici a “Drei Cané”

Ho cercato, “Drei Cané” è il nome della fattoria dove sono stati fatti gli scavi, Tschaikner aveva scritto “Tre Canè” ma così non risultava niente

Monete Trovato A San Gottardo Mezzocorona

Moneta romana ritrovata a San Gottardo

Castello Mezzocorona San Gottardo

Il castello di Mezzocorona e castel Gottardo costruito in una grotta.

Castello Do Monreale, Königsberg, Johanna von Isser, Grossrubatscher 1831

Castel Monreale 

Castello Thun 1680

Castel Thun, 1680

Mezzolombardo stazione tranviaria

La stazione di Mezzolombardo

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.

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Lungo tutta la Via Claudia Augusta ci sono numerose attrazioni da scoprire, tracce di storia, monumenti e altri luoghi d'interesse.

Alle domande sulla sottosezione si risponde, tra l'altro, la

ViaClaudiaAugustaInfo
info@viaclaudia.at
0043 664 27 63 555

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Se desiderate pernottare durante la scoperta della storia in loco, vi consigliamo i seguenti padroni di casa:

Übersichtskarte Teilabschnitt 30
Übersichtskarte rechts Teilabschnitt 30 Val Di Cembra

Val di Cembra, Piné:

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Castel Cles
Albrecht Dürer, Castello di Segonzano 1494, Berlino Kupferstichkabinett

Castello di Segonzano von Albrecht Dürer

Castel Cles

Castel Cles

Val Di Cembra Sover Frazione Piscine Veduta del Paese

La frazione Piscine di Sover

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In sostanza, i romani cercavano il percorso più breve per la Via Claudia Augusta. La strada romana correva quindi il più rettilinea possibile, di solito sul lato soleggiato della valle, leggermente al di sopra del fondovalle, in modo da non essere colpita da tempeste e, dopo la pioggia e le nevicate, era di nuovo rapidamente asciutta e priva di neve. Naturalmente ci sono eccezioni a tutte le regole.